Spoltore. I Carabinieri della Stazione di Spoltore hanno eseguito stamani un’ordinanza della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte offesa, a carico di A. P., 60enne, pregiudicato, di Tollo, che avrebbe tentato di estorcere 35mila euro ad un pensionato della zona.
Tutto è iniziato l’11 agosto scorso quando i militari erano intervenuti in via Italia a seguito di una deflagrazione di un ordigno esplosivo di piccole dimensioni all’interno di un cassonetto dei rifiuti. All’inizio si era pensato ad un atto di vandalismo di qualcuno che si era “divertito” con un petardo, ma le indagini successive hanno permesso di accertare che il gesto altro non era che un’intimidazione rivolta ad un pensionato residente nella zona che, da qualche mese, aveva ricevuto diverse minacce sia mediante sms che lettere anonime.
In particolare la vittima dell’attentato era stata contattata più volte dal pregiudicato di Tollo che gli aveva chiesto 35.000 euro a fronte di un presunto debito per prestazioni lavorative pregresse; a fronte del rifiuto della consegna della somma di denaro sono iniziati gli atti intimidatori. Le prolungate e complesse indagini hanno permesso ai militari di ricostruire tutta la vicenda, individuando l’estorsore ed inchiodandolo alle sue responsabilità con una mirata perquisizione domiciliare nel corso della quale sono stati rinvenuti il normografo usato per le lettere minatorie, un piccolo ordigno esplosivo identico a quello utilizzato per l’attentato ed un libro dal quale l’uomo aveva copiato le frasi riportate nelle missive.
Dimostrato inconfutabilmente il suo pieno coinvolgimento nella vicenda, i carabinieri hanno richiesto un provvedimento al Tribunale di Pescara che prontamente ha emesso l’ordinanza restrittiva di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima. Sono tuttora in corso indagini volte a chiarire se l’estorsore abbia agito da solo o con la complicità di altri balordi.