Accordo saltato sulla bonifica di Bussi, Pdci e Sel: “No acquisizione, si reindustrializzazione”

Pescara. Dopo il naufragio dell’accordo sulla bonifica della discarica dei veleni, Sel e il Partito dei Comunisti Italiani, puntano a concentrare la discussione sulle “proposte concrete e chiare che mettano al centro un processo di reindustrializzazione del sito industriale di Bussi”, e sul futuro dei lavoratori di tutta la Val Pescara.

Come più volte manifestato, “nettamente contrari all’acquisizione delle aree inquinate da parte dell’Amministrazione comunale senza adeguate e idonee garanzie perché ciò esporrebbe la Comunità a gravi rischi fedeli al principio che chi ha inquinato paghi”, il segretario provinciale Pdci, Pierpaolo Di Brigida, e il coordinatore provinciale Sel, Daniele Licheri, hanno contestato la bozza dell’accordo di programma proposta dal sindaco La Gatta “perchè, al centro di tutto il dispositivo, poneva specificatamente il passaggio delle aree da bonificare dalla Solvay al Comune”, alla luce della bocciatura del Ministero dell’accordo di programma “vogliamo ribadire – spiegano in una nota – la necessita di non prendere in giro i cittadini con annunci roboanti e con atteggiamenti vittimistici e ci auguriamo che il sindaco non si ripresenti con soluzioni e proposte posticce e metta da parte l’orgoglio accettando che è tempo di prendere altre strade dato che il Ministero è stato molto chiaro”.

“Chi amministra oggi Bussi deve avere la lungimiranza di capire che serve riaprire immediatamente un confronto con le parti sociali e la Regione Abruzzo per non perdere altro tempo prezioso e cambiare passo – concludono Di Brigida e Licheri – Restiamo a disposizione dei cittadini di Bussi, le uniche vittime di questa situazione, per discutere e programmare insieme un nuovo progetto per rilanciare l’intero territorio”.

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