Questa mattina l’ufficiale giudiziario di Pescara si è recato nei locali con i proprietari e i loro legali, ma non si è proceduto allo sfratto prechè è stata concessa una proroga fino al 16 giugno 2010, anche e soprattutto nel tentativo di aiutare i dipendenti della struttura.
Stando a quanto raccontato dai consiglieri comunale Antonio Blasioli e Fausto Di Nisio, anche oggi la struttura era piena di pazienti. ”È quindi dimostrato” commentano in merito “che si tratta di una struttura che funziona con addetti capaci e disponibili e del resto la disponibilità l’hanno dimostrata dal marzo 2009 fino ad oggi, lavorando senza stipendio. E’ un obbligo morale per la classe politica di Pescara intervenire al fianco di questa struttura, sia per l’emergenza occupazionale, sia per quella socio-sanitaria, visto la mole di utenze che vengono servite da questo centro”.
A questo punto, i consiglieri sarebbero intenzionati a chiedere al sindaco Luigi Albore Mascia di farsi promotori di un incontro con la Commissario Ivone, i sindacati, i referenti della struttura San Stef.a.r. di Pescara, i consiglieri Comunali, i proprietari ed i loro legali per ottenere un riaccreditamento del centro alla curatela fallimentare e perché vengano date garanzie ai proprietari dei locali per scongiurare definitivamente lo sfratto.