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Pescara, chiazza marrone in mare: nuovo sversamento fognario? Partono le analisi

Pescara. La lunga parentesi estiva sul mare sporco si porta dietro ancora la scia, anzi, le scie: quella polemica e una nuova chiazza scura in mare. Dopo l’avvistamento di sabato di una macchia marrone al largo della costa cittadina, l’opposizione va di nuovo all’attacco del vice sindaco.

Le numerose segnalazioni ricevute dai cittadini avevano portato, sabato mattina, Armando Foschi ad allarmarsi per una macchia marrone che, per due giorni, ha raggiunto la costa proveniente dal fiume. Il rappresentante dell’associazione Pescara Mi Piace era stato il primo, dopo la mancata pubblicazione del divieto di balneazione a inizio agosto, a rivolgersi alla Procura, che ora ha indagato il sindaco Alessandrini e il suo vice, Enzo Del Vecchio. Quest’ultimo, in risposta alla nuova denuncia di Foschi, ha immediatamente risposto: “Nessun allarme per la macchia causata dai detriti trasportati dall’acqua di fiume, in base ai primi rilievi della Capitaneria di Porto, che ha prelevato dei campioni da fare analizzare all’Arta”.

A rimarcare il dubbio sulla provenienza dei materiali avvistati all’altezza di piazza Primo Maggio, interviene oggi il promotore di Pescara Mi Piace, Berardino Fiorilli: “Esiste un nesso con lo sversamento di liquami nel fiume, programmato per la notte di venerdì scorso nell’ambito dei lavori di realizzazione del Ponte Nuovo?”. Domanda piuttosto lecita, dato che con un’ordinanza del 7 ottobre, il sindaco Alessandrini ha imposto il divieto di prelievo dell’acqua del fiume per qualunque utilizzo sino a mercoledì 21 ottobre, proprio perché i lavori per il ponte hanno imposto lo spegnimento delle pompe di sollevamento dell’impianto fognario sul lungofiume. “A oggi sappiamo solo che il Comune ha autorizzato l’utilizzo dell’acido peracetico per contenere le possibili conseguenze dello sversamento in termini di inquinamento”, prosegue l’ex vice sindaco, “ma riteniamo sia indispensabile, piuttosto, un monitoraggio da parte dell’Arta delle acque del mare che cominci oggi stesso e vada avanti almeno sino a fine mese, per capire l’andamento dei valori dei colifecali”.

Contro le “doti di preveggenza di Del Vecchio, però, insiste la polemica di Foschi “Mentre l’Arta solo stamane, ossia con la riapertura dei propri laboratori, ha cominciato ad analizzare per verificare la natura di quella chiazza”, commenta, “il vicesindaco scredita l’allarme lanciato asserendo con assoluta certezza che non c’è alcun inquinamento in corso: e allora perché la Capitaneria ha portato i campioni d’acqua all’Arta?”.