Pescara. Quello che viene chiamato ‘Parco dell’infanzia’ di via Tavo, per i residenti della zona è semplicemente ‘il parco’, che con l’infanzia non ha molta attinenza: a parte un paio di giochi malandati e in stato di abbandono, la parte di suolo su cui sorge anche una struttura sporca e maleodorante (chiamata dai residenti ‘l’asilo’, perché inizialmente doveva essere quella la destinazione) è ricoperta da erba alta, rifiuti e siringhe.
Una ripulita sommaria è stata data da Andrea D’Emilio, ideatore, con Erica Greco, studentessa di Lettere a Bologna, di ‘Rivoluzioniamo Rancitelli’: i due ragazzi da mesi si si danno da fare, gratuitamente e con seria consapevolezza, per portare alla luce le mille necessità del ‘Ferro di cavallo’, dove fino a diverse settimane fa non ci arrivava nemmeno il servizio comunale di raccolta dei rifiuti, gestito da Attiva Spa.
Risale infatti a qualche settimana fa la rimozione dei 30 o 40 quintali di rifiuti da parte di Attiva Spa, che ha provveduto a togliere l’ammasso di materiale accumulatosi nel terreno adiacente al ‘parco’, diventato una discarica abusiva; sempre di recente sono stati piazzati i cassonetti della spazzatura al ‘Ferro di cavallo’ ed è stato installato qualche tombino, a seguito delle continue segnalazioni fatte da D’Emilio agli uffici competenti.
Ora, pare si stia muovendo qualcosa in ambito politico: lo scorso 9 ottobre è stato infatti effettuato un sopralluogo da una nota personalità del panorama sociale: don Ciotti, fondatore dell’associazione ‘Libera’, nata con l’obiettivo di restituire alla collettività i beni confiscati alle mafie.
Presenti al sopralluogo anche il sindaco, Marco Alessandrini; l’assessore al Verde Pubblico, Laura Di Pietro; i rappresentanti della Caritas. “Si tratta di un cammino già iniziato, mesi fa, con la condivisione di un’idea, quella di agire insieme per restituire il parco alla città, ai bambini, alle famiglie, ad una frequentazione di segno positivo”, ha affermato Di Pietro.
I bambini che risiedono in via Tavo non vanno a scuola con regolarità: stando a quanto affermato da D’Emilio, che al ‘Ferro di Cavallo’ ci sta tutti i giorni; il tasso di dispersione scolastica è altissimo:
tra i ragazzi di 17-18 anni, la licenza media è una rarità; mentre le bambine smettono di andare a scuola non appena raggiungono l’età dello sviluppo; creare una rete di persone che offra ai piccoli residenti una scelta alternativa per la loro vita è l’obiettivo di Rivoluzioniamo Rancitelli e che Andrea D’Emilio intende portare avanti, chiedendo la collaborazione di quanti siano animati dalla stessa volontà.
Si occupa da mesi del ‘Ferro di cavallo’, impegnandosi al meglio: porta da mangiare a chi ne ha bisogno, accompagna in ospedale o al Serd qualcuno che glielo chiede, dà una ripulita allo stato di abbandono della zona; i residenti lo conoscono, lo trattano con affettuoso rispetto e gli sono grati per ciò che sta facendo, gratuitamente e col cuore, per loro.
Intanto, la notizia dell’impegno di D’Emilio è giunta alla Free Lance International Press, che con la sezione italiana di Amnesty International è promotrice del ‘Premio diritti umani 2015’;
Rivoluzioniamo Rancitelli domani sarà a Roma in occasione del premio, che, come riporta l’articolo dell’Agenzia Stampa Nazionale, “nasce dall’esigenza da parte delle associazioni coinvolte di voler dare un giusto riconoscimento a coloro che, per la loro attività, si sono distinti nel campo dei diritti umani. In un mondo in cui il profitto sembra essere lo scopo ultimo di ogni intento, bisogna sostenere chi lotta veramente, sacrificando spesso gran parte (o del tutto) la propria esistenza per aiutare il prossimo”.