Montesilvano. E’ sempre più caos per l’avvio della digitalizzazione del servizio di refezione scolastica per le scuole dell’infanzia di Montesilvano: lunedì aprirà la mensa, ma tante famiglie non hanno ancora ricevuto i codici per “caricare” il conto necessario a pagare i pranzi per i bambini.
Un’iniziativa partita male, malissimo: giovedì scorso l’assessore all’Istruzione Maria Rosaria Parlione aveva presentato la card prepagata e i relativi lettori che sarebbero stati consegnati nelle scuole; poche ore dopo, non appena erano cominciati a circolare i dubbi di molti genitori (leggi la denuncia di un nostro lettore), la rettifica sul sito del Comune a spiegare che non sarebbe stata consegnata alcuna scheda, bensì semplicemente inviato ad ogni famiglia un codice via sms da comunicare in appositi esercizi commerciali per “caricare” un conto prepagato che, comunicandolo a scuola ad ogni pasto, andrà a scalare.
Lunedì mattina partirà il servizio, ma moltissimi genitori non hanno ancora ricevuto il fatidico sms. Stamattina l’ufficio Pubblica Istruzione, impossibile da raggiungere telefonicamente, è stato preso d’assalto da mamme e papà in ansia; dalle prime informazioni ufficiose circolate sarebbe stato comunicato che il codice verrà fornito entro domattina. C’è chi, però, come A.F., si chiede ancora: “Se ci mandano l’sms domani,dove e quando carichiamo il credito se di domenica i punti vendita sono chiusi?”. Ulteriori voci circolanti riferiscono che, qualora non si facesse in tempo a caricare il credito, lunedì mattina il pasto verrebbe “anticipato” e poi pagato successivamente. Versione che non tranquillizza i genitori: “A questo punto lunedì cosa dobbiamo fare”, si chiede ancora il nostro lettore A.F., “Solo per cercare informazioni stamattina ho dovuto trascurare il lavoro, è una cosa inconcepibile! Da lunedì la mensa il comune la fa iniziare a proprie spese e poi chi ha sbagliato pagherà? come dovrebbe funzionare?”.
Perplessità sono state espresse anche sulla commissione da pagare per la ricarica del conto: 1 euro fino a 40 di credito e il 2,50 % per importi superiori. “La commissione sul pagamento dei buoni pasto non è di certo una novità”, replica l’assessore Parlone, “anche negli anni passati, con i blocchetti cartacei, veniva pagato 1 euro di aggi e con gli stessi importi. L’importo della commissione non rappresenta di certo un ulteriore introito per il Comune, ma il costo che giustamente deve essere versato agli esercenti, dove è possibile effettuare le ricariche dei Codici Pan. Così come effettuare il pagamento presso gli uffici postali impone il pagamento della commissione legata ai bollettini”.
Dal canto suo, l’assessore all’Istruzione è ottimista: “La digitalizzazione del sistema”, dice ancora la Parlione, “consentirà ai genitori di tenere sotto controllo la situazione dei pasti consumati dai propri figli. Grazie alla informatizzazione verranno allertati direttamente sui loro cellulari circa l’esaurimento delle ricariche effettuate”. “Siamo consapevoli che le novità faticano sempre ad essere digerite”, ammette infine, “tuttavia ci spiace constatare la volontà di strumentalizzare ogni singola scelta, persino quelle che in realtà confermano pratiche ben consolidate da altri Comuni limitrofi”.