Pescara. Si terrà il 14 maggio davanti al gup del tribunale di Pescara, Carla De Matteis, la prossima udienza preliminare relativa all’inchiesta ‘Ciclone‘ su presunte tangenti negli appalti pubblici, che nel 2006 portò all’arresto dell’ex sindaco di Montesilvano, Enzo Cantagallo, di assessori e dirigenti comunali, e imprenditori.
Nel corso dell’udienza di questa mattina i periti hanno depositato le trascrizioni delle intercettazioni telefoniche e ambientali. Nella prossima udienza potrebbe esserci l’eventuale richiesta di riti alternativi e l’inizio della discussione. La vicenda conta 36 imputati, che devono rispondere, a vario titolo, di reati che vanno dall’associazione per delinquere finalizzata alla corruzione all’abuso di ufficio. Secondo l’accusa a Montesilvano era stato innescato un meccanismo per l’elusione del contributo dei costi di costruzione. Per quanto riguarda gli appalti dei lavori pubblici, invece,venivano assegnati direttamente alle imprese dietro pagamento, secondo la procura, di somme di denaro. Oltre a Cantagallo tra i principali indagati, coinvolti nei vari filoni d’inchiesta, l’ex assessore Paolo Di Blasio, l’ex dirigente dell’ufficio urbanistica, Rolando Canale, l’ex capo di Gabinetto, Lamberto Di Pentima, l’ex vice sindaco Marco Savini, gli ex assessori Attilio Vallescura, Guglielmo Di Febo, Cristiano Tomei, l’ex sindaco, Renzo Gallerati, e l’ex dirigente ai lavori pubblici ,Vincenzo Cirone, gli imprenditori Duilio e Gianni Ferretti, Bruno Chiulli, Giuseppe Di Pietro, Ennio Chiavaroli e Vladimiro Lotorio, e un ex componente della squadra mobile, Salvatore Colangelo. A seguito di questa inchiesta, coordinata dal pm Gennaro Varone che ha affidato le indagini alla squadra mobile di Pescara, l’amministrazione di centro sinistra guidata da Cantagallo è stata praticamente decapitata portando gli elettori di Montesilvano alle urne per eleggere una nuova amministrazione.