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Reparti da incubo nell’ospedale di Pescara: muri rotti e macchinari abbandonati FOTO

Pescara. Il degrado più totale all’interno di un reparto dell’ospedale Spirito Santo: mura sfondate, infiltrazioni d’acqua e macchinari imballati che lasciano centinaia di pazienti in lista d’attesa. Pettinari e Fials: “I reparti scoppiano e gli infermieri mandati negli uffici”.

Non c’è nemmeno bisogno di analisi ed esami per misurare l’allarme igienico-sanitario nei corridoi che conducono al reparto di anatomia patologica del nosocomio di Pescara, basta guardare le foto scattate dal consigliere regionale del M5S Domenico Pettinari per giudicare il pesante degrado che incombe nel seminterrato dello Spirito Santo: fianchi di mura completamente sfondate, pavimenti che restituiscono in superficie le infiltrazioni d’acqua, controsoffittature cadenti, sacchi di immondizia buttati qua e là e, in mezzo a tutto ciò, letti ammassati con lenzuola e cuscini pronti ad accogliere i pazienti.

“Una situazione raccapricciante, piove dal soffitto in un reparto delicatissimo”, denuncia Pettinari, “nel corridoio che conduce ad Anatomia patologica e alla sala autopsie”. Non è solo ciò che riguarda i defunti a subirne le conseguenze, perché nelle stesse stanze sono state ritrovate barelle accatastate e apparecchiature ancora imballati, “mentre i malati oncologici vengono mandati indietro perché non ci sono i macchinari per le cure”, aggiunge Pettinari.

La polemica viene rincarata dalla segreteria provinciale della Fials, il sindacato delle professione infermieristiche, che in una nota denuncia come a causa “soltanto dell’ultimo guasto di una apparecchiatura di radioterapia ci sono 180 pazienti prenotati in lista d’attesa da mesi, colpa anche delle carenze di organico”. Il rapporto in alcuni reparti denunciato dalla Fials è di un solo infermiere per 40 ricoverati: “I pazienti vengono mandati indietro perché ireparti scoppiano ma sono sforniti di infermieri”, sottolinea ancor Pettinari, “ma diversi sono stati spostati negli uffici amministrativi”. Criticità sofferta anche dalla Fials: “Infermieri, caposala e operatori sanitari che abbandonano i Reparti per essere destinati in Uffici”.

L’appello, dopo le rimostranze alla direzione sanitaria “rimbalzate” al mittente, viene indirizzato direttamente al Governatore D’Alfonso, da entrambe le parti: “Risparmiare 3 milioni di euro per la palazzina destinata ad uffici amministrativi e di staff della Asl e i 42 milioni per la City destinati alla City degli uffici della Regione e ripristinare le condizioni che meritano i reparti della sanità pubblica”, chiede Pettinari, mentre la Fials rimarca “gli uffici agli amministrativi, i reparti al personale sanitario e para sanitario” e, infine, chiede a D’Alfonso: “Le pare normale che l’Ufficio che raccoglie le critiche e le segnalazioni dei cittadini, l’Urp, abbia come dirigente la stessa persona che dirige il Centro Unico di Prenotazioni, quello che, a detta di molti, risponde con difficoltà al telefono e che poi concede appuntamenti sino a 12 mesi dopo? Con quale serenità il Dirigente valuterà le lagnanze sul Cup indirizzate all’Urp visto che li dirige entrambi?”.