Convento Alanno: esposto e richiesta di dimissioni contro il sindaco

Alanno. Arriva a chiedere le dimissioni del sindaco di Alanno il consigliere regionale Leandro Bracco, accusando il primo cittadino De Melis di aver fatto perdere al Comune 200mila euro destinate al restauro del convento e della chiesa barocca di Santa Maria delle Grazie, “gioiello del barocco abruzzese lasciato nel degrado”.

La vicenda – ricostruita oggi da Bracco- inizia nel 2012, quando la Fondazione PescaraAbruzzo decide di investire 200mila euro per il restauro della chiesa alannese, destinando i fondi all’amministrazione comunale guidata da Vincenzo De Melis. “Una chiesa con oltre mezzo millennio di storia – ricorda Bracco – per la quale la Fondazione Pescara Abruzzo aveva stabilito il restauro affinchè venisse trasformata trasformato ‘Museo dell’arte della stampa d’Abruzzo’ e che sarebbe stato gestito dalla Onlus alannese Città dei ragazzi Vittoria”.

L’estate seguente la proposta della Onlus e della Fondazione arriva sul tavolo dell’amministrazione comunale di Alanno e il 10 luglio 2013 viene redatta la delibera di Giunta. “Le parole che compaiono nella delibera hanno dello scandalo – sostiene Bracco-. ‘La Giunta comunale delibera di sospendere il rapporto di collaborazione proposto dalla Onlus ‘Città dei ragazzi Vittoria’ finalizzato all’utilizzo della struttura comunale ex convento annesso alla Chiesa Santa Maria delle Grazie a meno che la stessa non rinunci all’azione giudiziaria promossa, ovvero aderisca alla proposta di transazione avanzata dall’Ente nella controversia in premessa citata”.

Il Comune, infatti, ha in atto un contenzioso in atto con ‘Città dei ragazzi Vittoria’ che chiede un risarcimento danni di 338mila euro: “L’amministrazione di Alanno”, critica dunque Bracco, “preferisce non dare seguito al progetto della Fondazione Pescara Abruzzo mettendo nero su bianco un vero e proprio ricatto. Danneggiando, inoltre, la collettività: un investimento considerevole è andato in fumo e un gioiello culturale continua a rimanere nell’anonimato. Per non parlare poi delle inevitabili conseguenze giudiziarie che questa vicenda quasi certamente avrà dopo che a giorni presenterò un esposto in Procura. Diversi avvocati che ho interpellato mi hanno infatti confermato che ciò che è accaduto ad Alanno ha tutti i crismi per essere configurato come un reato di concussione.

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