Operazione+Vestina%3A+arresti+eccellenti+tra+Penne+e+Farindola
abruzzocityrumorsit
/cronaca/cronaca-pescara/15376-operazione-vestina-arresti-eccellenti-tra-penne-e-farindola.html/amp/

Operazione Vestina: arresti eccellenti tra Penne e Farindola

Corruzione, concussione, peculato, falsità ideologica, estorsione e millantato credito. Di questo dovranno rispondere il sindaco del Comune di Farindola e coordinatore dell’Udc Antonio De Vico, due consiglieri comunali di Penne e due professionisti della provincia pescarese, arrestati questa mattina dai carabinieri nel corso della cosiddetta Operazione Vestina.

I cinque indagati sono al momento agli arresti domiciliari e in tutto sono 31 le persone coinvolte nell’inchiesta.

Le perquisizioni hanno coinvolto anche il sindaco di Penne Donato Di Marcoberardino.

Oltre al sindaco di Farindola,  sono stati arrestati l’ex assessore provinciale ai lavori pubblici Rocco Petrucci; due consiglieri comunali di Penne: Alberto Giancaterino e Femio Di Norscia (ex assessori) e Daniele Marzetti della cooperativa Agorà.

Dall’indagine condotta dai carabinieri sono emersi, nei comuni di Penne e Farindola e nei rapporti tra amministratori pubblici e imprenditori della zona, comportamenti illeciti legati alla gestione di appalti, assunzioni, costruzioni di abitazioni private, gestione delle politiche sociali ed assistenziali e dei servizi di smaltimento dei rifiuti. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore di Pescara, Gennaro Varone.

I dettagli dell’inchiesta “ Operazione Vestina”

Il controllo delle assunzioni, per i carabinieri, consentiva un controllo del voto elettorale. Ma questo è solo uno degli aspetti finiti nel mirino dell’Arma che parla di un sistema composito gestito da persone che concepivano le pubbliche funzioni come strumento per affarismi o per perpetuare situazioni di privilegio e potere personale e le relazioni tra pubblico e privato come occasione per condizionare le attività amministrative sul territorio.
“Abbiamo scoperchiato – ha detto il comandante provinciale Galanzi – l’ennesimo bubbone di episodi corruttivi e abusi”.

L’atto accusatorio si basa su alcuni assunti e cioè che lo studio di progettazione di Petrucci intercettava la clientela e poi, attraverso la complicità degli amministratori pubblici, riusciva ad ottenere vantaggi in cambio di parcelle  e voti elettorali. Si era creata, poi, una gestione personalizzata degli interventi assistenziali e dell’intero settore dell’Urbanistica del comune di Penne e si assisteva a favoritismi nell’ aggiudicazione degli appalti per la gestione dei rifiuti nell’area vestina.  Nella fattispecie, Petrucci e Giancaterino avrebbero consentito ad imprenditori locali di ottenere permessi per l’ampliamento di un centro commerciale a Penne; di un fabbricato in zona agricola; e per la realizzazione di palazzine in contrada Ossicelli attraverso una serie di agevolazioni non previste dalle normativa vigente, ricorrendo a artifizi progettuali e contraffazione dei permessi di costruire. In cambio avrebbero ottenuto il pagamento di parcelle gonfiate, per la retribuzione di entrambi (nonostante Giancaterino fosse sia assessore – vice sindaco sia tecnico di uno degli imprenditori interessati), e la proprietà di villette a schiera. Sempre Petrucci e Giancaterino, insieme all’allora assessore Di Norscia, avrebbero consentito di concretizzare una permuta di terreni tra il Comune e una coppia di parenti dell’assessore, a tutto vantaggio del privato.

Nell’inchiesta è coinvolta anche la Comunità montana vestina, oggi perquisita oggi. De Vico, insieme a Di Norscia e al sindaco di Penne, avrebbe ricevuto promesse di assunzioni e utilità economiche da Mazzetti, visto che la cooperativa Agorà di cui è  amministratore, risulta affidataria di numerosi servizi comunali. Presso questa cooperativa sono state inserite persone protette dagli arrestati che, in cambio, aggiudicavano appalti alla coop per i servizi sociali della comunità montana e al comune di Penne. Assicurando finanziamenti al Penne calcio, poi, Mazzetti usufruiva dell’assegnazione della gestione della struttura ospedaliera in contrada Carmine. De Vico, poi, avrebbe minacciato la segretaria della comunità montana vestina che non intendeva prorogare il contratto di uno degli indagati. Si sarebbe poi fatto promettere da un imprenditore l’acquisto di quote in una  banca in costituzione e dei fondi in vista della sua candidatura a sindaco di Farindola. Sempre De Vico avrebbe chiesto a degli imprenditori finanziamenti per la propria attività politica e assunzioni, promettendo il condizionamento delle gare in materia di gestione dei rifiuti, a beneficio della Ecologica srl. Per questa vicenda De Vico avrebbe anche chiesto l’intervento di un parlamentare.

Antonio De Poli. Il deputato Udc Antonio De Poli esprime con una nota piena solidarietà al coordinatore provinciale De Vico. “Abbiamo piena fiducia nella magistratura” ha commentat in merito “e speriamo faccia quanto prima luce sull’inchiesta che vede coinvolto, tra gli altri, il coordinatore provinciale dell’Udc di Pescara, Antonello De Vico. A lui va la nostra solidarietà umana, ma è opportuno, per fugare ogni dubbio di sorta, che il suo incarico torni da oggi nelle disponibilità del partito: per questo motivo, con effetto immediato, mi occuperò personalmente in questa fase di transizione della gestione del partito in provincia di Pescara”. 

La posizione del sindaco di Penne. Ezio Di Marcoberardino ha precisato in riferimento all’indagine che lo vede coinvolto insieme ad altri funzionari pubblici del comune di Penne e della comunità montana Vestina, di essere sereno nella consapevolezza di aver agito sempre in modo corretto e seguendo i dettami normativi. “La magistratura – ha aggiunto il sindaco – certamente compirà il proprio dovere operando tutti i controlli che riterrà opportuno. L’amministrazione comunale e la sua struttura amministrativa vanno avanti nel perseguimento degli obiettivi da raggiungere quest’anno, a cominciare dalla prossima approvazione da parte del consiglio comunale del bilancio di previsione 2010, nell’interesse dell’intera comunità”.