Pescara. E’ fissato per le ore 6:00 di martedì 11 agosto lo sgombero dei resti del mercatino dei senegalesi presso l’area di risulta adiacente alla Stazione Centrale.
Le camionette sono già pronte, i carabinieri anche.
“E’ bene che i senegalesi non siano lasciati soli ad affrontare le forze dell’ordine che paiono arrivate per affrontare chissà quale minaccia mentre troveranno soltanto una comunità che vuole vivere e lavorare”, ha comunicato Maurizio Acerbo, Rifondazione comunista, in una nota stampa che invita coloro che vogliono esprimere ancora una volta la propria solidarietà nei confronti della comunità senegalese a presentarsi presso l’area in cui avverrà lo smantellamento totale di quel che resta del mercatino etnico.
Già dallo scorso sabato 8 agosto i venditori senegalesi avevano provveduto a rimuovere le loro merci, le auto non in regola, le luminarie di fortuna e i fornelletti elettrici allestiti alla meno peggio. Hanno tolto tutto pacificamente ed hanno atteso con dignità e serenità le disposizioni del Comune, insieme ad un gruppo di cittadini, esponenti di associazioni e sindacati che hanno dato vita, lo scorso sabato, alla ‘Notte della solidarietà’.
Non solo solidarietà in piazza, ma anche impegno politico da buona parte della società civile: la camera del lavoro e l’ufficio immigrazioni della Cgil hanno esortato Amministrazione e Prefetto a trovare una soluzione in tempi brevi, i comitati locali di Croce Rossa hanno invitato assessori e sindaco a rivedere la loro decisione, a prendere tempo, per trovare una collocazione dignitosa per queste persone, che di fatto resteranno senza lavoro fino a quando non sarà individuata una nuova sede e resa fruibile.
L’ordinanza di sgombero del mercatino etnico è stata approvata dalla giunta e firmata dal sindaco, Marco Alessandrini, lo scorso 1 agosto 2015 e prevede l’esecutività immediata. A seguito delle proteste suscitate dal provvedimento, l’Amministrazione aveva predisposto un incontro in Sala Consiliare con sindaco, giunta e alcuni componenti della comunità senegalese, insieme ai sindacati che li rappresentano. Un incontro tra le parti sociali avvenuto dopo, a ordinanza firmata.
“Nonostante le rassicurazioni della giunta PD-Sel in seguito alle proteste di Rifondazione Comunista, Cgil e associazioni immigrati, la macchina repressiva è andata avanti. Il sindaco Pd, Marco Alessandrini, non ha revocato l’ordinanza di ‘sgombero coattivo’” ha proseguito Acerbo.
Intanto, mentre le forze dell’ordine aspettano le 6:00 per entrare in azione, la Giunta ha preparato una delibera in cui s’impegna a trovare una collocazione alternativa al mercatino etnico, “in cui far confluire tutti coloro che hanno titolo per esercitare tale attività”, si legge nella nota stampa.
Sarà inoltre attivo uno sportello di ricevimento per l’acquisizione delle licenze, consentendo e per dare la possibilità e l’istruttoria delle istanze riguardanti l’acquisizione dei titoli abilitativi per le attività commerciali connesse al mercato etnico.
“Un’azione che una volta individuata l’area coinvolgerà anche la Regione Abruzzo, che per il tramite del Presidente, ha manifestato in data odierna la propria disponibilità a verificare la possibilità di sostenere economicamente la sistemazione della nuova area”.