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Truffe degli assegni e delle buste paga: preso a Termoli il re dei falsari pescarese

Pescara. C’è servita un’operazione congiunta dei Carabinieri di Pescara e Termoli e dei Ros di Roma e L’Aquila – hanno rintracciato per rintracciare e arrestare il re dei falsari della provincia pescarese.

E’ stato in arresto pomeriggio di sabato scorso, in esecuzione di ordinanza di carcerazione emessa dal Tribunale di Pescara, Carlo Viggiani 55enne di Pescara  da tempo latitante, che dovrà ora scontare una pena di 16 anni e 2 mesi di reclusione  per associazione per delinquere finalizzata alla truffa, falsità materiale commessa dal P.U., falsità materiale commessa dal privato e sostituzione di persona e ricettazione.

L’attività investigativa e di ricerca, attraverso il costante monitoraggio degli ambienti della micro-criminalità frequentati da Viggiani, l’analisi delle sue frequentazioni e delle tracce relative ad alcuni suoi spostamenti tra le province di Pescara, Chieti e Campobasso, hanno consentito ai Carabinieri del Nucleo Investigativo, al termine di una ininterrotta e tenace attività di ricerca, di individuare la posizione dell’uomo nell’abitato di Termoli dove aveva trovato sostegno logistico e “copertura” presso un’abitazione frequentata quale “luogo di incontro” da giovani del luogo, alcuni dei quali anche minorenni.

Il provvedimento eseguito, e la relativa condanna, è scaturito da una serie indeterminata di reati di truffa mediante assegni bancari falsificati o del tutto contraffatti, documenti di identità e buste paga predisposte ad arte proprio in quanto strumentali alla commissione delle truffe, ed alla ricettazione di titoli di credito rubati, reati attraverso i quali Viggiani ed i suoi complici hanno tratto il loro sostentamento nell’ultimo quinquennio.

La scaltrezza dell’arrestato nell’eludere le ricerche nell’ultimo periodo è stata altresì contraddistinta dal sostegno di altre persone da identificare che ne hanno agevolato la latitanza provvedendo ai suoi bisogni quotidiani, al ritiro della pensione di cui è titolare, e dal fatto che egli stesso, al fine di evitare punti di riferimento per gli investigatori, ha abilmente improvvisato o addirittura eluso anche alcune visite mediche cui era periodicamente sottoposto presso la Asl di Pescara.

Particolarmente qualificato l’apporto fornito dai Carabinieri del Ros nel monitoraggio di alcune persone vicine all’arrestato e nella ricostruzione dei suoi recenti spostamenti tra Pescara, Francavilla al Mare, Larino e Termoli.