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Popoli, niente Messa in orario didattico: la lettera di un cittadino

Popoli. I fatti risalgono al 30 marzo scorso, in piena Settimana Santa. In quei giorni si è molto discusso della decisione presa nell’Istituto Comprensivo “Giuseppe Paolini” di Popoli”, dove un gruppo di insegnanti ha chiesto (e ottenuto) che la Messa Pasquale venisse celebrata in orario extra-scolastico, in nome del diritto alla laicità. A distanza di due settimane, la vicenda porta con sé ancora degli strascichi.


Pubblichiamo di seguito una lettera scritta da Giovanni Natale, cittadino di Popoli.

Intervengo sull’episodio di Popoli e della Rinuncia della Messa a scuola. Un episodio che mette in evidenza del livello della Legalità a cui ci stiamo riducendo nel nostro paese.

Il fatto: nel plesso scolastico di Popoli, in base a regolamenti e leggi vigenti, alcune insegnanti hanno  chiesto che il precetto venisse celebrato al di fuori dell’orario scolastico. In un paese normale non si sarebbe neanche posto il problema, tranne che in Iran e nei paesi talebani, le funzioni religiose si tengono nei luoghi deputati.

Questa semplice affermazione laica e di stato di diritto, è diventata oggetto di polemiche anche politiche. La posizione più grave è quella del Sindaco, Castricone, ha dato esternazione  “decisionismo” conformista e populista incurante di regole e leggi di cui dovrebbe essere custode , anche per riguardo a un’altra istituzione, quella scolastica. Ma Vi sembra decoroso, educativo e “civico” che la massima autorità di pubblica sicurezza, il Sindaco,  affermi con tale leggerezza “io sarei entrato per celebrare la messa” ? Noncurante del Direttore, delle insegnanti.

Invece di aiutare a comprendere una situazione e le sue regole populisticamente ha dato un segnale di scorrettezza, criticando anche il responsabile di un altro istituto e  trattando le insegnanti paternalisticamente come “ragazzine” che sbagliano, anziché dare loro atto, se proprio doveva intervenire, della loro coerenza educativa e didattica, in difesa degli stessi bambini.

A ciò si aggiunga l’intervento di Forza Nuova che in completa concordanza, anch’essa entra nel merito senza minimamente tener conto della legalità e della laicità  di cui la scuola deve essere portatrice. Questo sì, che è un grosso danno per i bambini che dovranno essere i futuri “Cittadini”. 

Altro fatto diseducativo, è il continuo ricorrere a firme per dimostrare che una cosa sia giusta.  Esse, non sono la base corretta per prendere decisioni democratiche, la democrazia sostanziale  nn si assicura con raccolte di firme estemporanee, la democrazia è fatta di processi istituzionali e regole. Il resto porta al puro caos.

Conclusione: seguendo l’iniziativa delle insegnanti i bambini avrebbero imparato un importante concetto democratico e civico, seguendo il Caos cosa hanno imparato??? A futura memoria .

Giovanni Natale, Popoli