Spoltore, l’ex sindaco Renzetti assolto per il campo di calcio all’Arca

Spoltore. La prima sezione giurisdizionale centrale della Corte dei Conti, ha definitivamente escluso Donato Renzetti,  già sindaco di Spoltore dal 1997 al 2007, da ogni responsabilità di danno erariale verso il Comune di Spoltore, relativamente alla vicenda del Piano Particolareggiato di Villa Raspa e della mancata realizzazione del campo di calcio sui terreni nei pressi del centro commerciale Arca.

La sentenza, infatti, pubblicata in data 27.07.2015, non rileva nel comportamento dell’ex sindaco, nessuna colpa grave e ribadisce che “l’attività di gestione del (complesso) Piano Particolareggiato e i rapporti contrattuali che ne derivavano, erano affidati ai dirigenti del Comune e ai responsabili dei Servizi interessati. Nel caso di specie, oltretutto, esisteva un assessore con delega specifica al Settore”.

Il Comune di Spoltore è stato condannato al pagamento di 2000 euro per le spese di giudizio. “E’ ampiamente noto”, commenta Renzetti, “che la vicenda processuale, ha avuto inizio con un esposto per la mancata realizzazione del suddetto campo di calcio e della cessione di un’area al Comune da parte dell’Arca, fatto da un funzionario del Comune di Spoltore, all’epoca nel 2011, responsabile del Servizio Urbanistico”.

“Sarebbe stata cosa utile e doverosa se quel dirigente, invece di produrre esposti, si fosse attivato per la realizzazione di quanto dovuto dall’Arca”, precisa l’ex sindaco, “già in precedenza, però, esattamente nel 2008, quando non rivestivo più la carica di sindaco, l’amministrazione dell’epoca aveva avviato una controversia con l’Arca, per la revisione della convenzione, presupponendo un erroneo e favorevole scomputo di oneri in favore della società. Iniziativa impugnata dall’Arca e annullata dal Tar di Pescara. Il contenzioso è attualmente giacente presso il Consiglio di Stato. Nel frattempo però, tutta l’attività realizzativa è rimasta sospesa con grave danno per l’economia locale e per la infrastrutturazione pubblica. E’ evidente”, conclude Donato Renzetti, “che alla responsabilità amministrativa e/o contabile, va ad aggiungersi una precisa responsabilità politica”.

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