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Citta’ Sant’Angelo: ritrovato il pitone, era in mansarda

Citta’ Sant’Angelo. Dopo tre giorni di ricerche, segnalazioni al Corpo Forestale rivelatesi infondate, telefonate allarmate di cittadini in Comune, è stato ritrovato in casa il pitone quattro metri di cui il proprietario aveva perso le tracce, scatenando l’allarme nel comune angolano.

L’animale, custodito in casa e regolarmente detenuto, è stato ritrovato stamani nella mansarda della casa, dove sarebbe entrato attraverso la stessa botola dalla quale si temeva fosse scappato. Volontari della guardia nazionale ambientale e Carabinieri lo hanno trovato tra scatoloni e materiale vario dopo che una ditta di traslochi aveva in parte svuotato il locale, proprio per facilitare le ricerche. Già nei giorni scorsi erano stati fatti sopralluoghi in casa e nei dintorni ma erano rimasti senza esito proprio perché il serpente – un pitone delle rocce indiano di otto anni, custodito in una teca adibita a rettilario – si era nascosto tra il materiale rimosso oggi.

Il proprietario, dopo essere stato fuori per alcuni giorni, mercoledì mattina era rientrato in casa e non l’aveva trovato al solito posto, nella teca adibita a rettilario. Ieri però il sindaco di Città Sant’Angelo, Gabriele Florindi, nel sottolineare la necessita’ di non “creare allarmismi”, aveva annunciato che le ricerche sarebbero proseguite in casa e nel giardino poiché per il pitone scappare sarebbe stato impossibile dato che il proprietario ha anche tre pitbull che con ogni probabilità avrebbero cercato di impedirgli il passaggio.

“La diffusione di notizie scorrette e imprecise – commenta il primo cittadino dopo il ritrovamento del pitone – ha la conseguenza di creare allarmismi laddove non necessario. Il pitone è stato ritrovato in mansarda come avevamo previsto ed è stata così sconfitta anche la scorretta informazione. Un plauso va al comandante provinciale della Guardia Forestale, Mauro Macino, il maresciallo Francesco Eboli della locale caserma dei Carabinieri e i volontari delle Guardie Ambientali per il prezioso lavoro svolto”.