<;p>“L’amministrazione comunale esprime la propria vicinanza nei confronti della giovane vittima dell’aggressione” continua Cardelli, “un episodio, tuttavia, che non ha nulla a che vedere con il luogo o l’orario in cui si è verificato. Quei pugni sono stati sferrati poco prima delle 4,00, ma in realtà potevano essere sferrati anche prima, magari all’una, com’è accaduto ad Alba Adriatica lo scorso 11 novembre nel caso dell’omicidio di Emanuele Fadani o alle 23,30, com’è accaduto lo scorso agosto a Villa Rosa di Martinsicuro nell’assassinio di Antonio De Meo. E soprattutto l’aggressione poteva verificarsi in qualunque altro punto della città”.
L’assessore fa riferimento a presunte ipotesi di soluzione, come il coprifuoco, che però, nella sua opinione, poco aiuterebbero nella lotta alla criminalità. “Non basta far chiudere i locali a mezzanotte” commenta, infatti, in merito “per impedire simili episodi. Tra l’altro, nessun territorio a vocazione turistica come Pescara (e penso a Rimini o Riccione) ha mai pensato di risolvere simili problemi semplicemente “spegnendo” la città. Occorre invece adottare altre misure di controllo, monitoraggio e prevenzione”.
Cardelli rende noto di stare lavorando assieme al nucleo commercio della Polizia municipale per un maggiore controllo del rispetto dell’ordinanza sindacale, che vieta la vendita di bevande in bottiglie di vetro dopo le 23,00 della normativa nazionale, che blocca invece alle ore 2,00 la somministrazione di alcol. “Ora coinvolgeremo i nostri imprenditori in ulteriori forme di collaborazione” assicura l’assessore “per incrementare e potenziare la sicurezza dei nostri giovani che hanno il diritto di divertirsi a Pescara in modo sano e senza correre rischi o pericoli di sorta. L’amministrazione comunale, dal canto proprio, valuterà l’adozione di ogni possibile azione per garantire la tutela di tutti i cittadini”.
Confesercenti. “Gli esercenti e i gestori dei locali di Pescara vecchia esprimono la loro solidarietà alla famiglia del ragazzo rimasto vittima dell’aggressione e ribadiscono che il centro storico di Pescara è un luogo aperto a tutti, frequentato da migliaia di persone ogni fine settimana”.