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Pescara, via Caduti per Servizio ancora abbandonata: “Servono gli sgomberi”

Pescara. Il consigliere regionale del M5S, Domenico Pettinari, torna a lanciare l’allarme sullo “stato di abbandono” in cui versa via Caduti per Servizio, la zona popolare del quartiere Fontanelle.

“Questa zona – ha ricordato Pettinari in conferenza stampa questa mattina dalla sede dell’associazione Insieme per Fontanelle – ha vissuto la stagione degli attentati. L’emergenza sicurezza e’ ancora una priorita’: i residenti sono infatti costretti a sopportare lo spaccio di droga ed episodi di microcriminalita’. Ormai sono esasperati, anche perche’ devono fare i conti con la questione dell’emergenza abitativa determinata dalle cattive condizioni in cui versano le abitazioni. A fronte di tutto cio’ – ha aggiunto – scopriamo che il Comune di Pescara ha trovato nei cassetti 944 mila euro per riaprire le case murate. La priorita’ invece dovrebbe essere quella di ristrutturare le case abitate”.

Il consigliere pentastellato ha poi detto che “in questi giorni sono arrivati all’Ater di Pescara i fondi, pari a 100 mila euro, che avevo fatto inserire nel bilancio regionale per gli sfratti degli occupanti abusivi delle case popolari. Questi soldi pero’ non saranno utilizzati per gli alloggi di via Caduti per Servizio”. Pettinari ha quindi lamentato l’assenza delle istituzioni: “Qui – ha sostenuto – non si vede mai nessuno. Vengono solo a chiedere voti durante la campagna elettorale. Questa zona e’ considerata di serie B ed e’ abbandonata perche’ non e’ il centro della citta’. Il sindaco e il presidente della Regione – ha evidenziato – devono venire qui ed incontrare i residenti. Devono fare un’assemblea in questo quartiere o un consiglio comunale. Non devono limitarsi a stringere le mani ma devono ascoltare i cittadini per rendersi conto delle varie situazioni di disagio sociale e di sofferenza. Il vero volto della citta’ si vede dalle periferie e quindi dobbiamo ripartire dalla periferie. Continuero’ a combattere con queste persone e – ha concluso – mi auguro che questa volta le istituzioni ci ascoltino”.