Ad aprire la seduta del Consiglio il Presidente Licio Di Biase, ricordando la figura del compianto Flaiano e raccontando la storia della Pescara del 1910 e di come si presentava a quel tempo la città pescarese.
La seduta è stata interrotta dall’irruzione in aula dei dipendenti della Clinica “Villa Pini”, protesta con striscioni per la loro pesante situazione, che vivono ormai da circa un anno.
La situazione è ritornata alla normalità dopo l’intervento della Polizia Municipale. Il consiglio è ripartito con l’intervento del consigliere Di Luzio, che ha ricordato la figura di Flaiano, le sue opere, la sua carriera di sceneggiatore e giornalista.
Nel corso del Consiglio ha preso la parola anche l’ex assessore alla Cultura, Paola Marchegiani, che ha ricordato l’artista pescarese attraverso alcuni umorismi, che Flaiano scrisse a suo tempo.
Molto atteso in aula l’intervento dell’amico Enrico Vaime: “ Flaiano era un mio amico e sono orgoglioso di essere riuscito a lavorare con lui – ha esordito Vaime – era un uomo spiritoso, scherzoso e ti concedeva la sua amicizia”.
Nel corso del suo intervento Vaime, ha ricordato l’amicizia che Flaiano instaurò con Peppino Di Filippo.
“Era una persona meravigliosa ed è stato un grande maestro per me, pur non avendo la presunzione di insegnare.”
Ha concluso così il suo intervento Vaime, accolto da un grande applauso dalle poche persone rimaste in aula.
Durante il Consiglio Comunale è stato presentato anche il libro edito da Augusto Ferrara, “ E. Flaiano, hanno detto di lui”, curato da Di Giovanni Russo, oltre alla presentazione di questo libro il Sindaco ha consegnato le chiavi all’autore del libro.
Il libro contiene gli interventi di Diana Rùesch, curatrice del fondo Flaiano nella biblioteca cantonale di Lugano, e una serie di personaggi che parlano di Flaiano.
Al termine del Consiglio Comunale, la platea si è trasferita all’Auditorium De Cecco, dove c’è stata la proiezione di “M’Arcorde”.
Altre manifestazioni per commemorare la figura di Ennio Flaiano, sono in programma anche domani alle 10,00 presso il Mediamuseum, dove si terrà un convegno internazionale di studi con Walter Pedullà, Renato Minore, Francesco Natalini, Paolo Bonetti e Jacqueline Risset, J. Farrell.
Dalle 16,30 sempre al Mediamuseum, ci sarà una tavola rotonda che sarà presieduta da Andrea Camilleri.
Flaiano studiò architettura, passando poi al giornalismo ed alla critica cinematografica e teatrale.
Nel ’47 con il romanzo “ Tempi di uccidere”, fu vincitore del Premio Strega, le opere sue più importanti furono: “ Le notti di Cabiria”, “ La dolce vita”; ha collaborato con diversi quotidiani “ L’Europeo”, “ La Voce Repubblicana”, “ Il Corriere della sera”.
Rita Consorte