L’uomo avrebbe usufruito della complicità di terze persone, probabilmente visitatori, per procurarsi la marijuana e la cocaina. Alcune volte avrebbe addirittura ricevuto un corrispettivo degli ospiti della comunità, mentre, in altri casi, avrebbe chiesto in cambio dei lavori che avrebbe dovuto effettuare lui stesso all’interno della struttura.
Secondo quanto raccontato dagli agenti, gli episodi risalgono all’estate e all’autunno del 2009. Emanuele Bartolini avrebbe sempre adottato un comportamento molto scaltro, caratterizzato da un forte ascendente sugli altri. I giovani della struttura erano indifferenti a quanto accadeva e questo avrebbe permesso al 37enne di eludere i controlli interni alla struttura.