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Penne: Paolucci contestato al San Salvatore, D’Alfonso assente in ospedale

Penne. “Prima convocano giornalisti e cittadini, poi, dinanzi alle contestazioni, si danno alla fuga. E’ quanto accaduto stamane a Penne, dove il presidente D’Alfonso e l’assessore Paolucci in grande spolvero avevano mobilitato personale, cittadini e stampa per presentare il ‘Piano di Sviluppo dell’ospedale San Massimo’, ovvero le opere progettate, finanziate e messe in cantiere dalla giunta Chiodi”. A riferirlo e’ il capogruppo di Forza Italia Lorenzo Sospiri, commentando le rimostranze di cittadini e sanitari andate in scena stamattina al San Salvatore.

“Peccato – dice il consigliere regionale – che il governatore non si sia proprio presentato all’appuntamento, nonostante la grancassa promozionale del giorno prima, e l’assessore sia stato costretto a battere in ritirata di fronte alle proteste per la chiusura del punto nascita e del Pronto soccorso, che colpiranno, con un colpo d’accetta, anche la citta’ vestina. Forse il presidente e l’assessore non hanno capito che i cittadini di Penne non si arrendono, e prima o poi anche la fuga non sara’ piu’ possibile. Nel frattempo Forza Italia consegnera’ un bel Tapiro al presidente, martedi’ prossimo, come abbiamo gia’ fatto con il sindaco di Pescara, per ricordargli che non ci si appropria delle opere altrui per fare bella figura con i cittadini”.

“Il governatore D’Alfonso e l’assessore alla Sanita’ Paolucci – prosegue Sospiri – pensano che basti agitare uno specchietto per le allodole per indorare la pillola della scure che, questione di settimane, si abbattera’ sugli ospedali delle nostre aree interne con la chiusura dei punti nascita di strutture territoriali strategiche, come Penne, Sulmona, Atri e Ortona, e dei Pronto Soccorso di ben 8 nosocomi regionali. E cosi’ hanno cominciato un tour proprio nei centri colpiti da tali provvedimenti, pensando che qualche contentino qua e la’ potesse sopire la protesta, oggi a Penne, domani a San Salvo. Per l’incontro di Penne hanno ben pensato di approfittare delle opere gia’ messe in cantiere dalla giunta Chiodi per l’ampliamento e la ristrutturazione del presidio ospedaliero, opere gia’ finanziate sempre dal presidente Chiodi, per la serie: ‘Vi chiudiamo punto nascita e pronto soccorso, ma vi facciamo l’ospedale piu’ bello’. Ma i cittadini non si sono lasciati abbindolare: e infatti, forse preallertato da qualche voce di corridoio, il presidente D’Alfonso non si e’ neanche presentato all’appuntamento, mentre l’assessore Paolucci, lasciato solo, ha dovuto abbandonare in fretta la sala non riuscendo piu’ a gestire le contestazioni, e lasciando l’amaro calice al manager D’Amario, che non e’ riuscito, ovviamente, a placare gli animi”.

“Prima Sulmona, oggi Penne, due ‘casi’ che forse dovrebbero significare qualcosa per l’esecutivo regionale, ossia – commenta infine Sospiri – che i nostri territori non intendono subire passivamente la chiusura di strutture sanitarie fondamentali per garantire il diritto alla salute e prima o poi D’Alfonso e il suo assessore dovranno affrontare la dura realta’, facendo i conti tra le promesse propinate in campagna elettorale e i provvedimenti scellerati adottati oggi”.