Pescara, disabili all’Adriatico: ecco il progetto per la tribuna

Pescara. Si avvia verso il lieto fine la vicenda dei disabili “esclusi” dallo stadio Adriatico: oggi il sindaco Alessandrini ha annunciato i lavori di adeguamento architettonico della struttura per consentire l’accesso in sicurezza e senza barriere al pubblico disabile.

Un annuncio dato direttamente dall’Adriatico alla presenza di Carrozzine Determinate, l’associazione che ha rivendicato l’esigenza di ampliare il numero dei posti da destinare ai diversamente abili, nel rispetto di normative vigenti e garantendo la sicurezza della posizione individuata, dopo l’ordinanza della questura che aveva ridotto l’accesso all’area riservata a poche decine di persone.

“L’ordinanza restrittiva degli accessi è stata com’è noto dettata da un’esigenza che ci veniva dalla Questura”, ha spiegato Alessandrini, “ha però portato a trovare una soluzione che si concretizzerà con un progetto che attueremo nel periodo di stop del campionato, affinché alla ripresa tutti possano godere dello sport in modo paritario”. “Questa situazione ci ha concesso la possibilità di ampliare a 90 i posti previsti di cui 48 coperti –ha  illustrato  l’assessore allo Sport Giuliano Diodati – Il progetto, coperto economicamente per un ammontare complessivo di 85.000 euro, prenderà vita in due tranche: si partirà subito dalla tribuna Maratona dove sono previsti 42 posti, si passerà alla Tribuna Majella lato nord dove sono previsti altri 24 posti. In curva sud, invece i restanti 24 posti verranno effettuati a seguire. Contiamo di ultimare l’adeguamento entro la ripresa del campionato, al più tardi entro ottobre, comunque in tempo per offrire a tutti uno spettacolo bello e avvincente. Uno spettacolo che sarà anche sicuro, perché le postazioni saranno regolari, 1,40 metri lineari per utenti e accompagnatori. Un dovere per l’Amministrazione che deve dare atto anche alla Pescara Calcio, che ha condiviso questa necessità”.

“Per Carrozzine Determinate è un risultato positivo – ha disabili_adriaticocommentato il presidente Claudio Ferrante – abbiamo protestato perché arrivassimo a questo punto, non perché non ci fosse la volontà dell’Amministrazione di rispettare le nostre richieste, ma soprattutto per portare a buon fine una storia sospesa da troppo tempo. Ringraziamo il sindaco e la Giunta per la celerità del progetto, su cui veglieremo perché sia portato a termine secondo il cronoprogramma annunciato”.

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