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Pescara, metal detector inattivi in tribunale. Alessandrini:”Prestati alla Saga”

Pescara. L’invasione del Falco, con una pistola a salve nella borsa, aveva dimostrato immediatamente dopo la strage di Milano la vulnerabilità dei sistemi di sicurezza del tribunale di Milano. Ora spuntano i metal detector abbandonati. Alessandrini si giustifica: “Li chiederemo alla Saga”.

Un indagine de La Repubblica aveva decretato quello di Pescara come il tribunale meno sicuro d’Italia. A confermarlo ci aveva pensato Mario Ferri, il Falco invasore che si era introdotto con una pistola in borsa, seppur caricata a salve. Ora le telecamere della tv locale Rete 8 scoprono che nel Palazzo di Giustizia pescarese giace inattivo “in un antro sulla sinistra dell’ingresso principale, nascosto dalle vetrate impolverate un impianto di metal detector, del tipo di quelli che si vedono negli aeroporti, con tanto di monitor e tastiera di un sopporto informatico”. “In via confidenziale”, riferisce il giornalista Luca Pompei dopo aver indagato in tribunale, “ci dicono che un altro impianto identico a quello sarebbe nascosto nei sotterranei. Facendo qualche ricerca più dettagliata veniamo a scoprire che si tratta di strumentazioni acquistate dieci anni fa, sicuramente dall’amministrazione comunale che gestisce tutt’oggi la struttura, che in passato il personale é stato anche invitato a frequentare un corso di formazione a Fiumicino e sembrerebbe che questi impianti, per quanto inutilizzati, siano sottoposti anche a manutenzione annuale”.

Immediata la risposta del sindaco Marco Alessandrini, che in una nota riporta: “Stando a quanto risulta agli uffici comunali competenti e a fronte delle recenti riunioni della Commissione Manutenzione del Palazzo di Giustizia a cui ho personalmente partecipato il Tribunale non dispone di impianti metal detector, bensì di radiogeni, ovvero impianti che servono per scannerizzare il contenuto di borse e bagagli a mano, provvisti anche di monitor. Due di queste tre macchine, facenti parte del progetto Impianti speciali di controlli accessi attuato nell’ambito dell’appalto di realizzazione del Nuovo Palazzo di Giustizia di Pescara, due mesi fa sono state date in comodato d’uso alla Saga per un’emergenza da gestire sul fronte controlli doganali, come risulta da quanto richiesto dalla Società alla Commissione di Manutenzione del Palazzo di Giustizia”.

Quasi a voler scaricare la responsabilità, Alessandrini fa presente che il “responsabile della sicurezza negli uffici giudiziari è il Procuratore Capo, membro della Commissione Manutenzione, di cui fanno parte il Presidente del Tribunale, il Sindaco per il Comune e i referenti degli altri Uffici Giudiziari, nonché i Dirigenti di Tribunale e Procura”. E sulle voce di nuovi acquisti per la dotazione di sicurezza, il primo cittadino aggiunge: “Né l’Amministrazione, né la Commissione hanno disposto l’acquisto di nuovi impianti di controllo, visto che due metal detector, ovvero gli archetti sotto cui vengono fatte passare le persone per il controllo, sono stati richiesti alla Saga in comodato d’uso e arriveranno a giorni, quindi senza oneri di acquisto”.

“In merito all’attivazione degli impianti, sia radiogeni che metaldetector”, conclude il sindaco, “sarà il Procuratore ad arrivare a una decisione condivisa con la citata Commissione. Una svolta in merito si avrà domani, alle 11 quando la Commissione tornerà a riunirsi proprio per decidere come operare al fine di rendere la struttura più sicura dopo i fatti di Milano e per stabilire anche le modalità, perché l’attivazione dei radiogeni richiede due unità aggiuntive di personale per il controllo”.