Bussi sul Tirino. Un importante appuntamento romano in cui il Ministero dell’Ambiente, la Regione Abruzzo (presente con l’Assessore all’Ambiente Mario Mazzocca, il Direttore generale Cristina Gerardis e il Direttore dell’Arta Giovanni Damiani) e l’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) hanno esaminato, per la prima volta, le proposte progettuali predisposte dalla Struttura Commissariale governativa inerenti i progetti di ‘bonifica e reindustrializzazione’ delle aree interne al SIN (Siti di interesse nazionale).
Si è proceduto alla puntuale illustrazione del progetto delle aree interne ex ‘Medavox’, sottoposte nell’occasione anche ad un primo esame preliminare, e sono stati esaminati, ancorché in via preliminare, i chiarimenti ottenuti da parte della Struttura Commissariale ed a suo tempo richiesti dal Ministero sul progetto inerente le aree esterne (prevalentemente, ma non solo, individuate nelle ex discariche ‘2a’ e ‘2b’).
‘Un evento importante – commenta l’Assessore all’Ambiente Mario Mazzocca – che pone, per la prima volta, le basi concrete per una rapida conclusione della vicenda della bonifica del sito di Bussi finalizzata alla sua consequenziale reindustrializzazione.
Dopo aver recentemente e positivamente licenziato l’incombenza dei piani di caratterizzazione e grazie a queste ulteriori attività riteniamo sia concretamente ipotizzabile che l’approvazione, a cura del Commissario Delegato, dei progetti di bonifica sia delle aree esterne che interne possa avvenire entro il prossimo mese di luglio, per poter conseguentemente avviare le procedure di legge per la materiale effettuazione dell’intervento nell’arco della prossima stagione estiva. Unico assente alla riunione il Comune di Bussi sul Tirino che, seppur convocato, ha disertato l’incontro’. ‘
Va sottolineata – conclude l’Assessore Mazzocca – la fondamentale importanza della odierna seduta per il sensibile avanzamento dell’iter procedurale registrato in maniera tangibile; l’approfondimento di dettaglio ha, inoltre, consentito di valutare alcuni aspetti di rilevanza strategica, come una prima valutazione su alcune ipotesi inerenti le modalità con cui effettuare le opere propedeutiche alla reindustrializzazione, o anche, sul piano squisitamente ambientale, sulla proposta avanzata dalla Regione di prevedere nel progetto la riqualificazione dell’ultimo tratto di Fiume Tirino (circa 1,5 km), da oltre un secolo ingabbiato all’interno dell’area produttiva, con la creazione di vero e proprio corridoio ecologico naturale, dalla modesta estensione ma dall’elevata valenza storica ed ambientale’.