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Pianella, Risco: “Capitolo chiuso”

Pianella. Per il sindaco di Pianella, Sandro Marinelli, quello con la Risco è un “capitolo chiuso”. Il primo cittadino interviene sulla vicenda del fallimento della società partecipata che si occupava della riscossione dei tributi, partecipataanche dai comuni di Loreto Aprutino, Catignano e Nocciano,  per chiarire le reali dinamiche della vicenda.

Dopo il fallimento dichiarato dal Tribunale di Pescara e la successiva revoca del provvedimento ad opera della Corte di Appello di L’Aquila, Marinelli spiega che il Comune di Pianella era “singolarmente, il solo socio ad aver anche affidato il servizio di riscossione alla società”, ma fin dal suo insediamento a capo dell’Amministrazione, “abbiamo potuto constatare i notevoli inadempimenti al contratto di servizio ed i considerevoli ammanchi nelle reversali dei tributi riscossi, per cui abbiamo immediatamente proceduto alla risoluzione del contratto ed alla segnalazione dei fatti alle competenti procure.”

“ La decisione di porre in liquidazione la società – continua il primo cittadino – è stata successivamente e, direi, inevitabilmente, stante la mancanza di qualsiasi obiettivo sociale da perseguire, presa dall’assemblea dei soci, mentre il nominato liquidatore, una volta ricostruita la situazione contabile, ha ritenuto la sussistenza di un irreversibile stato di insolvenza da sottoporre all’esame del tribunale fallimentare, il quale ha dichiarato il fallimento della società.”

“ L’ex amministratore – spiega il Sindaco – ha proposto reclamo alla Corte di Appello, la quale, all’esito di una lunga disamina dei numerosi e contrapposti orientamenti giurisprudenziali, ha ritenuto di dover revocare la sentenza di primo grado. Il comune di Pianella, tuttavia, ha compiuto tutti gli atti necessari e sufficienti per vedere riconosciute le proprie ragioni creditorie a prescindere dalla assoggettabilità o meno della Risco Pescara alla procedura concorsuale, avendo tempestivamente proposto azione risarcitoria nei confronti della società e dell’ex amministratore anche in via ordinaria”.

“ Dal punto di vista dell’azione amministrativa – conclude Marinelli – trattasi di una vicenda chiusa, peraltro anticipando nei fatti le ambizioni di spending review sulle partecipate che altri stentano a far decollare, ed i cui sviluppi giudiziari dipendono, appunto, dalle procure e dai tribunali che abbiamo tempestivamente investito a tutela dell’ente e, quindi, dei cittadini. Pertanto, ritengo assolutamente inopportuno, oltre che privo di significato, il tentativo di parte della minoranza di strumentalizzare le alterne decisioni dei magistrati, che su una questione così complessa inevitabilmente saranno ancora molte, per mettere qualche bandierina su una vicenda che, ormai, si svolge in sedi esterne al consiglio comunale.”