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Due ore e 16 euro: a Spoltore il primo divorzio breve. Ecco come fare

Spoltore. Due ore e 16 euro: tanto è bastato per il primo divorzio breve “celebrato” ieri a Spoltore. Ecco tutte le condizioni per accedere al tanto richiesto alleggerimento burocratico sull’interruzione del matrimonio.

Sono bastate due ore e una spesa di sedici euro per il primo divorzio breve del Comune di Spoltore. Ieri, per la prima volta l’ufficiale dello stato civile del Comune ha firmato lo scioglimento del contratto di matrimonio sottoscritto qualche anno fa nella stessa stanza dagli ormai ex coniugi. Passati i 30 giorni da questa prima firma, periodo previsto dalla legge anche per valutare eventuali ripensamenti, la coppia dovrà di nuovo presentarsi dall’ufficiale dello stato civile per sancire effettivamente il divorzio.

La procedura semplificata è possibile per effetto della legge 162 del 2014. Condizione fondamentale per poter ricorrere direttamente al Comune per il cosiddetto divorzio breve è che la coppia, separata da almeno tre anni, non abbia figli minorenni, maggiorenni non autonomi o con grave handicap. È inoltre indispensabile che i coniugi decidano consensualmente di separarsi o divorziare e che l’intesa non contenga patti di trasferimento patrimoniale. Anche l’assistenza di un avvocato è facoltativa. Per ottenere la cessazione definitiva del matrimonio, come prescrive la legge, devono essere trascorsi tre anni ininterrotti di separazione personale tra i coniugi.

«Come sindaco- commenta Luciano Di Lorito – non entro nel merito delle separazioni che restano, chiaramente, sempre momenti difficili. Certo è che le amministrazioni di ogni livello devono rendere la vita dei cittadini più semplice e meno dispendiosa sia a livello economico che di tempo, pur mantenendo ferma la priorità della difesa dei minori e dei più deboli. Noi abbiamo reso operativo questo strumento da pochi giorni e già sono giunte quattro richieste.

«E’ evidente – continua il sindaco – che l’importanza di questo provvedimento è, in un certo senso, epocale dal punto di vista dell’alleggerimento del carico del lavoro dei tribunali civili. In questo modo è possibile evitare di andare in tribunale e di attendere i tempi della giustizia. La legge, è bene chiarirlo, prevede delle limitazioni importanti per accedere a questo strumento, in particolare al fine di tutelare i figli».

Per poter divorziare al Comune di Spoltore, infatti, almeno un componente della coppia deve essere residente in Città o l’atto di matrimonio deve essere stato trascritto a Spoltore. A questo va aggiunto il versamento di 16 euro per l’imposta fissa di bollo ed il divorzio “facile” è servito. Ma, conclude il primo cittadino, «più che divorzio facile, definiamolo divorzio breve, perché, non esistono facili separazioni».