Pescara. Malmenarono e rapinarono in due un ambulante bengalese mentre passeggiava sul lungomare: rintracciato e arrestato un connazionale dopo un mese.
Efferata la rapina che si è consumata lo scorso 6 gennaio: vittima un bengalese, venditore ambulante regolarmente soggiornante in Italia da molti anni. Dopo la rapina era andato in questura raccontando che, mentre stava passeggiando, era stato aggredito da due persone parzialmente travisate con dei cappucci, di cui una armata di coltello, che lo avevano colpito al volto con un pugno facendolo cadere a terra e poi lo avevano derubato di quasi cinquecento euro che teneva nella tasca dei pantaloni. Dopo avergli intimato di non chiamare la polizia, i rapinatori erano fuggiti a piedi, mentre il malcapitato aveva raggiunto in autobus il Pronto Soccorso dell’ospedale dove i sanitari gli avevano riscontrato la frattura delle ossa nasali, dimettendolo con 15 giorni di prognosi.
L’ambulante aveva comunque immediatamente identificato i suoi aggressori, in quanto frequentatori della stessa moschea. Stamani la Polizia di Stato – a seguito di indagini condotte dalla squadra mobile – ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Gianluca Sarandrea, su richiesta del pm Barbara Del Bono, nei confronti di entrambi, un 24enne e un 43enne. Il piu’ giovane e’ stato rintracciato in un albergo di Pescara, e ora e’ ristretto nel carcere di San Donato, mentre il suo complice ha fatto per il momento perdere le tracce, essendo rientrato in patria.
I bengalesi destinatari della misura cautelare devono rispondere delle accuse di rapina aggravata, lesioni personali e porto abusivo di arma.