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Servizi sociali: Scafa e Tocco escono dalla Majella-Morrone

Pescara. I Comuni di Tocco da Casauria e Scafa rompono con la cooperativa sociale Majella-Morrone e si affidano, per l’erogazione dei servizi sociali, alla cooperativa Mani Tese.

Le due amministrazioni civiche restano, però, dentro l’Ambito sociale 35, come hanno spiegato stamani in conferenza stampa i sindaci di Tocco, Luciano Lattanzio, e di Scafa, Maurizio Giancola, lanciando un forte e critico un messaggio forte alle istituzioni locali. “Abbiamo fatto questa scelta”, ha detto Giancola, “perché non c’era corrispondenza tra le spese sostenute e la qualità dei servizi erogati: un esempio su tutti è quello della colonia marina che, gestita da noi, è cresciuta e ha avuto più adesioni”.

Giancola ha ricordato, inoltre, i problemi dell’azienda Majella Morrone: “Ci sono Comuni morosi, che hanno accumulato un debito per 720mila euro, e i dipendenti non percepiscono lo stipendio da aprile anche se pare che una sola persona abbia percepito 80 mila euro e il Tfr, con una disparità di trattamento che non si può accettare. Su questo fronte mi aspetto dai lavoratori e dai sindacati una azione di denuncia”, ha detto il sindaco di scafese.

Pesante la sua critica: “La politica ha fallito e non ha capito che era opportuno cambiare rotta. Noi, con il Comune di Tocco, abbiamo piu’ volte chiesto di riflettere e di prendere decisioni importanti ma siamo rimasti inascoltati per cui abbiamo deciso di abbandonare il gregge e proprio in questi giorni sta emergendo che le nostre scelte sono state giuste perché nel corso di un incontro in Regione abbiamo appreso che i Comuni devono associarsi, proprio come hanno fatto Scafa e Tocco, dare in gestione i servizi sociali a soggetti diversi e porre in essere degli atti giudiziari nei confronti dei Comuni morosi. Noi lo andiamo dicendo da tempo”.

“Sui servizi sociali non si scherza”, ha aggiunto Lattanzio, “e in questo periodo storico si deve centellinare la spesa. Altri Comuni possono seguire la nostra strada gestendo i servizi sociali ed e’ opportuno che la politica metta mano a questa situazione per creare un Ambito che funzioni. E’ arrivato il momento di avviare dei percorsi virtuosi”.