Pescara%2C+trovato+bull+terrier+con+squarcio+sul+fianco%3A+posto+sotto+sequestro+in+attesa+di+risolvere+il+%26%238216%3Bgiallo+del+microchip%26%238217%3B
abruzzocityrumorsit
/cronaca/cronaca-pescara/105406-pescara-trovato-bull-terrier-con-squarcio-sul-fianco-posto-sotto-sequestro-attesa-di-risolvere-il-giallo-del-microchip.html/amp/

Pescara, trovato bull terrier con squarcio sul fianco: posto sotto sequestro in attesa di risolvere il ‘giallo del microchip’

Pescarea. I volontari della sezione di Pescara della Lega Nazionale per la Difesa del Cane hanno trovato Johnny un mattino presto, legato alla recinzione del canile. Spaventato, con molte ferite fresche e altre già cicatrizzate ma soprattutto un profondo squarcio sul fianco sinistro che ha fatto pensare che quel possente Bull Terrier provenisse dal terribile mondo dei combattimenti clandestini.

“Ovviamente il cane è stato immediatamente sottoposto a un ricovero presso un ambulatorio veterinario dove hanno riscontrato, oltretutto, febbre molta alta provocata dall’infezione, con possibile rischio di setticemia. Non si è potuto escludere che la lacerazione e le ferite fossero frutto di probabili lotte”, raccontano i volontari della LNDC pescarese.

Per di più, nel breve trascorso di questa creatura di un paio di anni di età o poco più si cela un piccolo “giallo” sulla sua provenienza. Johnny infatti è microchippato ma le ricerche presso l’anagrafe non hanno dato risultati di rilievo. Il cane risulta sì registrato ma non compare nessun proprietario. Viceversa sul portale della Regione il microchip risulta rilasciato dalla Asl di un’altra provincia e a tutt’oggi non si sa a chi sia stato assegnato in dotazione. Forse quando il responso arriverà si aprirà qualche spiraglio sul passato di questo cane. In attesa che il nodo del microchip misterioso sia sciolto, per una maggiore tutela dell’animale, il Nucleo Guardie Zoofile LNDC di Pescara ha chiesto il sequestro preventivo di Johnny, ora sotto la custodia dell’Associazione.

“Nei primi giorni di permanenza al rifugio – afferma Pierluigi Guidi, responsabile della sezione pescarese di LNDC – se ne stava rincantucciato nel suo box senza quasi muoversi tanto era terrorizzato; poi, piano piano siamo riusciti a far si che Johnny riuscisse a relazionarsi con noi e con l’ambiente circostante in modo sereno. Ora esce dal proprio box e quando vede i volontari non mostra alcun segno di inquietudine, anzi, è sempre pronto a salutarli con affetto. Lui è affettuosissimo e festoso con le donne, mentre nutre diffidenza riguardo agli uomini. Evita di aver contatto con loro, segno evidente che nel suo passato si nasconde qualche drammatica esperienza con gli umani di sesso maschile”.