Montesilvano. In quattro hanno tentato la solita truffa ai danni di un’anziana, ma stavolta sono incappati in un carabiniere che ha sventato l’intrusione e arrestato due ragazze rom.
Hanno finto di essere dipendenti comunali per raggirare una donna che abita nei pressi di corso Umberto e intrufolarsi, ieri pomeriggio, nel suo appartamento, dove vive con il figlio invalido. Stando alla ricostruzione dei carabinieri di Montesilvano, coordinati dal tenente Christian Petruzzella, i quattro hanno millantato un controllo da eseguire all’interno. L’ingenuità dell’anziana ha spalancato le porte alla banda: li ha fatti entrare pur non avendole mostrato alcun documento o tesserino di riconoscimento del Comune e ha perfino offerto loro il caffè. Il solito copione: mentre due la intrattenevano, altre due donne si sono introdotte in camera da letto e, dopo aver scardinato due bauli e una cassetta di sicurezza con chiavi e grimaldelli, hanno prelevato oggetti in oro per oltre tremila euro e denaro contante per altri tremila euro.
Il caso ha voluto che il dirimpettaio, carabiniere fuori servizio, rincasando ha notato la porta aperta e ha voluto capire cosa stesse accadendo. Entrando ha sorpreso i quattro in azione e ha chiesto chiarimenti sulla loro presenza: loro hanno provato a qualificarsi come dipendenti comunali ma, incalzati dalle domande del militare, hanno capito che era meglio fuggire e si sono allontanati. L’uomo e una donna hanno scavalcato la finestra e si sono infilati in un’autovettura, poi sparita nel traffico, mentre una 22enne e una 26enne, entrambe rom della provincia di Teramo, sono state immediatamente rincorse e raggiunte dall’uomo mentre cercavano di allontanarsi.
Poco dopo sono arrivate le pattuglie del’Arma ad arrestarle per furto aggravato. Il bottino e’ stato recuperato e la vittima ha talmente apprezzato l’intervento dei carabinieri da offrire in dono una parte dei suoi risparmi, ovviamente rifiutati dai militari intervenuti. Ora è caccia ai due complici.