Ultima Legione: maxi-operazione della polizia contro organizzazione di estrema destra

Un’operazione della polizia nei confronti di presunti appartenenti ad un’organizzazione di estrema destra chiamata ‘Ultima Legione’ è scattata questa mattina in diverse città italiane.

 

L’indagine, condotta dall’Antiterrorismo e dalla Digos dell’Aquila, è stata diretta dalla procura abruzzese e coordinata dalla Procura nazionale antimafia e antiterrorismo.

La Polizia di Stato ha eseguito 25 decreti di perquisizione in 18 province italiane ( L’Aquila, Milano, Como, Chieti, Verona, La Spezia, Genova, Pescara, Terni, Macerata, Piacenza, Modena, Vicenza, Lecce, Fermo, Roma, Cosenza, Venezia).

 

Agli appartenenti ad Ultima Legione viene contestato il perseguimento di finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, con istigazione all’uso della violenza quale metodo di lotta politica e diffusione online di materiale che incita all’odio ed alla discriminazione per motivi razziali, etnici, religiosi. Le indagini sono state avviate nel 2019 su alcuni sodali residenti in Abruzzo e si sono poi sviluppate riguardo alle condotte tenute anche da altri soggetti, accusati di essere partecipi della medesima organizzazione, su tutto il territorio nazionale.

 

I fatti contestati traggono origine da dichiarazioni e documenti diffusi online tramite le piattaforme di messaggistica digitale WhatsApp e Telegram di Ultima Legione ed affini, nonché sui social network Facebook e VKontakte (social network russo noto per l’assenza di censura interna).

 

Michele Fina. “Desidero ringraziare la Procura Distrettuale e la Digos della Questura dell’Aquila per il ruolo di coordinamento svolto nell’ambito dell’operazione di polizia nei confronti tra l’altro dell’organizzazione di estrema destra Ultima Legione”: lo dichiara Michele Fina, segretario del Partito Democratico abruzzese. Fina sottolinea che “le prime informazioni che riceviamo sul linguaggio e sulla subcultura inquietanti che animano le persone coinvolte ci ricordano, una volta di più, i pericoli di sottovalutazione delle risorse di indottrinamento e diffusione della violenza e del razzismo di cui il fascismo e il nazismo sono in grado di disporre ancora oggi, dopo che è trascorso tanto tempo dalle tragedie del Novecento.

L’opera di sorveglianza e repressione sul territorio svolta dalla magistratura e dalle forze dell’ordine è vitale, ed è fondamentale, da parte nostra, affiancarla con un paziente e incessante impegno di tipo politico e culturale. La democrazia è una casa di cui avere cura, non dobbiamo dimenticarlo mai”.

 

 

 

 

 

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