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Ucraina, a Cerchio 45 bambini fuggiti dalle bombe

Cerchio. “Ringrazio questa splendida comunità per l’umanità che ha mostrato, per l’accoglienza che ha saputo dare in questa situazione così delicata”

Così il presidente della giunta regionale Marco Marsilio che oggi pomeriggio, insieme all’assessore regionale Guido Liris, a Cerchio ha incontrato i 45 bambini arrivati nei giorni scorsi dall’Ucraina.

 

“Ho terminato da poco – ha proseguito Marsilio –  una lunga riunione insieme al capo dipartimento della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio. Non sappiamo cosa aspettarci nei prossimi giorni. Facciamo tutti tifo perché finisca presto questa guerra. In Italia sono arrivate circa 40 mila persone dall’Ucraina, un migliaio in Abruzzo, ma solo in Polonia sono quasi due milioni”.

A Cerchio – ha aggiunto Liris –  abbiamo assistito ad un’autentica combinazione vincente tra le migliori espressioni della solidarietà di cui il nostro Paese è capace nei momenti più difficili, per la propria comunità ma anche per quelle straniere.

“Un dramma nel dramma trattandosi di minori, alcuni dei quali orfani, che dunque richiedono un’attenzione diversa e particolarmente scrupolosa, degna di una certa sensibilità”.

 

Grazie al Comune, al Gruppo degli alpini, alla Protezione civile, alla Croce Rossa e all’associazione Sogno dei bambini – prosegue Liris -si è subito innescata una efficientissima macchina dell’accoglienza che ha permesso a questi giovanissimi di ritrovare la serenità in una comunità che li ha abbracciati con tutta sé stessa. L’Abruzzo si conferma terra accogliente e sensibile verso chi sta subendo un dramma come quello della guerra, una vicenda che ci addolora e il coinvolgimento della popolazione civile è da biasimare con tutti i mezzi. L’attacco russo fa ripiombare l’Europa decenni indietro, in un passato che speravamo di non rivivere più e insieme alle comunità locali e al mondo del volontariato.

 

La Regione sta facendo la sua parte prestando soccorso e offrendo ospitalità a chi fugge dall’Ucraina. Esattamente come hanno fatto le associazioni che si sono mobilitate a Cerchio, considerando che il programma iniziale era salvare bambini degli orfanotrofi, ma una volta arrivati sul posto, a causa di alcuni problemi, i volontari hanno preso anche i piccoli con i genitori in guerra o orfani di padre”, continua Liris, elogiando il fatto che “l’intero paese si è mosso e ha atteso l’arrivo dei bambini portando indumenti, coperte, pigiami e cibo.

 

È una situazione di cui è difficile prevedere la durata, conclude l’assessore, per cui vanno monitorate costantemente le esigenze e vanno ringraziati anche quanti hanno espresso vicinanza dando anche la disponibilità all’adozione”.