Sulmona, sit-in degli ambientalisti durante il sopralluogo della Snam FOTO VIDEO

Sulmona. Questa mattina si è tenuto sit-in a Sulmona in occasione dei sopralluoghi che la Snam doveva svolgere nell’ambito della procedura di realizzazione della Centrale di Compressione.

 

Ad accogliere i tecnici della società delle fossili nel luogo del secondo sopralluogo, sotto un sole a picco, un folto gruppo di cittadini con cartelli e striscioni. Alla fine i tecnici hanno fatto una brevissima comparsata e sono andati via.

 

“Appare veramente incredibile e sconfortante che in piena epoca di cambiamenti climatici i cittadini debbano impegnarsi per contrastare nuove opere fossili come centrale e gasdotto Sulmona-Foligno che dovrebbero funzionare fino al 2070”, si legge in una nota del Coordinamento No Hub del Gas.

 

“Il tutto alla faccia delle previsioni ormai unanimi degli scienziati sugli effetti catastrofici dell’effetto serra per la vivibilità del Pianeta. Evidentemente la scienza viene usata solo quando fa comodo a governanti e aziende.

 

Il futuro del Pianeta è a rischio e per ora si sentono solo chiacchiere sul taglio delle emissioni voluto dall’Accordo di Parigi mentre gli affari di petrolieri ed affini vanno avanti “business as usual”.

 

Il Governo può tranquillamente fermare tutto, visto che, tra l’altro, il gasdotto non è ancora approvato. Porti in Consiglio dei Ministri il procedimento bocciando l’opera come richiesto da Umbria e Abruzzo. Sarà finalmente un atto concreto per salvare il clima”.

La posizione della società. In merito a quanto accaduto oggi a Sulmona, Snam precisa che i propri tecnici – d’intesa con il Comune – stavano effettuando un sopralluogo propedeutico all’installazione di centraline per il monitoraggio della qualità dell’aria in città, a tutela del territorio, e ottemperando così alle prescrizioni, nei tempi e nelle modalità previste dalle autorizzazioni.

 

 

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