Si tratta di un ritorno all’antico che è stato voluto dai laureatani pur di non interrompere la tradizione. La Madonna con il manto nero è stata portata all’ingresso della Chiesa della Tomba ed è stata portata in spalle da quattro laureatani esperti e da un quinto uomo dietro. È poi iniziata la corsa, dopo l’appello e i comandi di rito, durata una manciata di secondi e per una decina di metri.
I lauretani hanno quindi trattenuto l’emozione fra lacrime e gioia. Posta su un piedistallo è stata condotta di nuovo davanti la porta della Chiesa per l’esposizione alla piazza, la benedizione del vescovo e il volo di due colombe. Un rito che si è svolto rigorosamente a porte chiuse per volere dei laureatani che hanno scritto una pagina di storia. (foto d’archivio)