Sono queste le decisioni scaturite dall’incontro di questa mattina tra il manager della Asl, Rinaldo Tordera, la direzione sanitaria di presidio, rappresentata dal dr. Tonio Di Biase, il direttore dell’ingegneria clinica, ing. Fabrizio Andreassi e altri dirigenti.
La direzione, per evadere le prenotazioni degli utenti già in corso, ha dato disposizione di riparare subito il ‘vecchio’ macchinario quello attualmente in uso. Infatti, attendere la messa in funzione della nuova Tac avrebbe richiesto ancora del tempo e allungato ulteriormente le attese di chi ha da tempo preso appuntamento per sottoporsi all’indagine strumentale.
“Il nuovo macchinario di ultima generazione”, dichiara Tordera, “può essere attivato solo contestualmente al trasferimento di tutte le attività sanitarie dal vecchio al nuovo presidio, operazione che richiederà ancora del tempo e che verrà attuata nel rispetto del cronoprogramma già fissato. Per l’immediato potremo utilizzare l’attuale Tac che verrà riparata a giorni: riprenderà a funzionare tra giovedì e venerdì prossimi” .
Per riparare l’attuale Tac la Asl ha già inoltrato l’ordine d’acquisto, indirizzato alla ditta della Germania che lo produce, del nuovo pezzo che sostituirà quello rotto, vale a dire il tubo radiogeno. Il materiale potrebbe arrivare già domani ma in ogni caso, salvo imprevisti dell’ultim’ora, la Tac riprenderà a funzionare, come detto, entro 2-3 giorni.
Intanto, a partire dal 21 gennaio prossimo, 7 medici e 15 tecnici della radiologia cominceranno a frequentare (per 10 giorni) i corsi di formazione per apprendere le modalità di utilizzo della nuova strumentazione Tac che ha una tecnologia (64 strati) moderna e all’avanguardia. Con la nuova apparecchiatura vi sarà un salto di qualità delle prestazioni: meno emissione di radiazioni, maggiore velocità d’esecuzione e migliore risoluzione d’immagine.