L’iniziativa è promossa dalle segreterie regionali di Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola Rua, che domani in mattinata daranno al prefetto del capoluogo un documento da consegnare al governo nel quale ribadiscono i motivi della mobilitazione e le richieste alla politica. Di questi temi si discuterà domani nell’assemblea convocata unitariamente presso l’aula magna dell’Istituto D’Aosta (alle ore 11), cui seguirà alle 12,30 il presidio presso la Prefettura dell’Aquila, nel centro storico.
“Le misure contenute nella Legge di Bilancio – scrivono Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola Rua regionali – intervengono sul reclutamento del personale docente della scuola, introducendo non pochi elementi di novità che tuttavia non sono in grado di garantire un regolare avvio dell’anno scolastico. Al fine di rimuovere alla radice una serie di criticità altrimenti destinate fatalmente a riproporsi, è indispensabile:
– garantire la stabilizzazione degli organici ed in particolar modo l’organico di sostegno e l’organico ATA;
Per effetto delle ulteriori cessazioni dal servizio e dei problemi irrisolti in materia di reclutamento, l’anno prossimo la situazione in Abruzzo tenderà ad aggravarsi: alle 433 domande di pensione che erano state già presentate si sono aggiunte oltre 500 richieste di pensionamento con “Quota 100”. Senza un piano di stabilizzazione straordinario la scuola vivrà una vera e propria condizione di emergenza, e sarà difficile garantire il diritto allo studio.
Per questi motivi il 12 marzo saremo in piazza in Abruzzo, come in tutta Italia, per chiedere:
– un consistente piano di assunzioni dei docenti per coprire tutti i posti liberi che ci saranno dal 1° settembre 2019;
Sarà anche l’occasione – concludono Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola Rua – per ribadire il nostro NO al progetto di regionalizzare l’istruzione e per rilanciare il nostro appello ad un generale e forte impegno civile e culturale affinché si fermi il pericoloso processo intrapreso con la richieste formulate in materia da Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna”.