Il personale della Squadra Mobile ha tratto in arresto tre giovani di origine balcanica, irregolari sul territorio nazionale e poco più che ventenni, responsabili del reato di detenzione ai fini di spaccio di cocaina.
L’operazione di polizia è stata eseguita nel quartiere San Sisto di L’Aquila.
Il blitz è stato messo a segno dagli investigatori della sezione antidroga e segue di pochi giorni l’arresto di altri due giovani extracomunitari, sempre nel capoluogo, per detenzione e spaccio di cocaina.
I poliziotti, impegnati in servizi di prevenzione e repressione dello spaccio stupefacenti, hanno fermato i tre giovani che da alcuni giorni erano sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori, attraverso servizi di appostamento e mediante il controllo dei movimenti di potenziali acquirenti, che erano soliti incontrarsi sotto l’abitazione degli arrestati sita, appunto, nella zona ovest della città nei pressi della chiesa del quartiere di San Sisto.
Operazione che si è sostanziata, nel giorni scorsi, con un blitz nel quale gli agenti hanno interrotto la cessione di cocaina a due soggetti noti alle forze dell’ordine.
I poliziotti hanno deciso di effettuare una perquisizione nell’abitazione sotto i riflettori, dopo aver fermato gli altri due pusher, perquisivano l’appartamento rinvenendo quasi 600 grammi di cocaina, dei quali alcuni già confezionati in 325 dosi pronte per lo spaccio al dettaglio, oltre a 1500 euro in contanti in banconote di medio taglio, materiale per il confezionamento della sostanza stupefacente ed un bilancino di precisone digitale.
Accompagnati in questura per i successivi accertamenti, a seguito di fotosegnalamento, i tre stranieri risultavano essere irregolari nel territorio italiano e, d’intesa con il pm di turno, venivano arrestati e trattenuti presso le camere di sicurezza della questura a disposizione dell’autorità giudiziaria.
L’accertamento eseguito, invece, su uno dei due acquirenti, faceva emergere che lo stesso risultava colpito dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale emessa dal Questore di L’Aquila; pertanto, l’uomo veniva tratto in arresto per la violazione delle specifiche prescrizioni imposte dalla sorveglianza.
Nell’udienza di convalida, il Tribunale di L’Aquila dopo aver confermato gli arresti dei quattro stranieri, ha condannato i tre irregolari a pene fino a 2 anni e 11 mesi con espulsione coattiva.