Tra questi anche un dipendente comunale che conosceva bene il valore delle opere.
Agli arresti sono finiti Giovanni Giansante, Vincenzo Di Iulio e Flaviano Gentile, mentre un quarto uomo, M.S. è stato denunciato perché, nel frattempo, era trascorsa la flagranza del reato. L’intervento immediato dei militari è stato possibile grazie alla chiamata al 112 di un cittadino che ha lanciato l’allarme.
Pattuglie di diverse stazioni carabinieri hanno raggiunto in pochi minuti il magazzino comunale a Capestrano, individuando poco dopo i tre uomini che cercavano di fuggire. Il lavoro dei militari, coordinati dalla Compagnia carabinieri di Sulmona, è proseguito per tutta la notte, tra accertamenti e perquisizioni, consentendo di ricostruire i movimenti dei fermati e di recuperare a casa di uno dei tre altra refurtiva, evidentemente asportata dallo stesso magazzino nelle notti scorse.
Dai primi riscontri infatti, i quattro avevano pensato di agire in più occasioni, in modo da dare meno nell’occhio. E così avevano già accumulato oltre 50 opere d’arte. Si tratta di manufatti lignei appartenenti al convento di San Giovanni da Capestrano e provenienti da un’ala attualmente in ristrutturazione. Le opere d’arte sono state sequestrate e, dopo gli accertamenti del caso, saranno restituite al convento.
I tre arrestati sono stati posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che li giudicherà con rito direttissimo nella giornata di oggi.