Le immagini foto e video raccolte dai cittadini in questi giorni (le foto l’11 dicembre, il video il 7 dicembre) descrivono una situazione preoccupante sul Rio Gamberale a Stiffe, in provincia di L’Aquila. Schiuma molto evidente galleggia sulle acque del torrente che fuoriesce dalle meravigliose grotte dopo un lungo viaggio dall’altopiano delle Rocche.
Il fenomeno si ripete da anni e addirittura ci sono foto della schiuma nelle grotte, che costituiscono un grande richiamo turistico per il territorio. In alcuni casi limite sono segnalati su altri fiumi fenomeni simili che possono anche avere origine naturale ma data la storia del luogo riteniamo che sia piuttosto improbabile.
Infatti anche i tecnici che avevano lavorato al progetto della centrale elettrica, poi tramontato, avevano messo in connessione la presenza di schiuma ai valori inquinanti da loro rilevati.
Ricordiamo in generale che la Direttiva 60/2000/CEE dell’Unione Europea imponeva di raggiungere lo stato “buono” delle acque entro il 2015 e che l’Abruzzo è ancora lontanissimo da questo obiettivo con un Piano di Tutela delle Acque e infrastrutture assolutamente carenti.
Ricordiamo in generale che la Direttiva 60/2000/CEE dell’Unione Europea imponeva di raggiungere lo stato “buono” delle acque entro il 2015 e che l’Abruzzo è ancora lontanissimo da questo obiettivo con un Piano di Tutela delle Acque e infrastrutture assolutamente carenti.
Ci chiediamo quindi: qual è la condizione attuale degli scarichi nell’altopiano delle Rocche, da cui l’acqua si infiltra per poi riapparire nelle grotte e da qui nel Rio Gamberale? Quali controlli vengono svolti, visto che ci troviamo all’interno di un sito sulla carta iper-protetto, all’interno del parco del Sirente – Velino e in una Zona di Protezione Speciale per l’Unione Europea?
Nel 2018 e 2019 non risultano controlli dell’ARTA per i depuratori dell’altopiano (Rocca di Mezzo; Rocca di Cambio e Terranera), secondo quanto riportato sul sito dell’Agenzia fermo ai controlli del 2019. Perché? Nel 2020 ci hanno riferito informalmente che vi è stato almeno un controllo sul depuratore di Rocca di Mezzo ma non ne conosciamo l’esito.
La questione è stata segnalata per le vie brevi ai tecnici dell’ARTA, distretto di L’Aquila che hanno gentilmente assicurato un intervento per chiarire le cause del fenomeno.