I poliziotti si sono immediatamente attivati, riuscendo ad individuare l’autore del folle gesto trovato nel centro storico di Pratola Peligna con ancora in possesso l’arma del delitto, che consegnava spontaneamente ai poliziotti. In relazione ai tali fatti, il soggetto veniva denunciato alla Procura della Repubblica di Sulmona per i reati di porto abusivo d’arma e lesioni personali aggravate. Si riscontrava, peraltro, che il denunciato non era nuovo a comportamenti antisociali e antigiuridici.
Era stato infatti già condannato per porto abusivo d’armi nel 2007, per detenzione e acquisto di sostanze stupefacenti nel 2008 e detenzione illecita di munizioni nel 2015. Annoverava altresì denunce per i seguenti reati, i cui procedimenti penali sono tuttora in corso: estorsione, detenzione abusiva di armi e spaccio di sostanze stupefacenti. Pertanto, in stretta collaborazione tra la Divisione Anticrimine della Questura di L’Aquila ed il Commissariato di Sulmona, venivano svolti gli opportuni accertamenti che portavano all’adozione, da parte del Questore di L’Aquila, della misura di prevenzione del cosiddetto “Daspo Willy”: il soggetto per un anno non potrà più recarsi nei locali del centro storico di Pratola Peligna, pena la reclusione da sei mesi a due anni e la multa da 8.000 a 20.000 euro.