Ofena. Illuminati da nuovi colori e recuperati nella loro integrità al termine dei lavori di restauro, gli affreschi interni e gli elementi lapidei del portale scolpito tornano ad impreziosire la piccola chiesa di San Pietro in Cryptis ad Ofena.
La chiesa è tra i beni dati in consegna alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per L’Aquila e cratere e tutti gli interventi sono stati realizzati grazie ai fondi che la stessa Soprintendenza aveva richiesto nelle programmazioni annuali MIBACT.
I lavori sono stati diretti e seguiti nelle loro varie fasi dai funzionari tecnici della Soprintendenza arch. Valerio Piovanello (Responsabile del Procedimento), dott.ssa Caterina Dalia (progetto), dott.ssa Letizia Tasso (direttore dei lavori) e arch. Stefania Di Marcello (collaboratore alla direzione dei lavori), con il supporto della sig.ra Jocelyne Feron (direttore operativo di cantiere) del Segretariato regionale MIBACT Abruzzo.
Il restauro è stato effettuato dalla restauratrice Debora Fagiani lavori (ditta “DF14 Restauro Beni Culturali”) e ha riguardato prima il consolidamento, la pulitura ed il recupero estetico dei pregevoli affreschi interni risalenti al XV secolo, conservati nell’abside principale e in una edicoletta gotica posta sulla parete destra dell’edificio.
Successivamente è stato effettuato un importante intervento di recupero e consolidamento delle parti in pietra del portale decorato, danneggiate da un grave fenomeno di erosione. recuperando appieno uno dei più importanti elementi decorativi e architettonici della chiesa, significativo anche perché riporta incisa la datazione all’anno 1196. Completa l’intervento il restauro dei tre portoni lignei di accesso al portico ed alla chiesa.
Grazie al recupero delle economie di spesa sono state realizzate alcune ulteriori lavorazioni, che contribuiscono a valorizzare la chiesa ai fini della sua restituzione alla pubblica fruizione, tra cui il risanamento e la tinteggiatura delle pareti, il restauro dell’antico altare in pietra posto sotto gli affreschi dell’abside e la revisione degli infissi delle finestre.
Mentre sono in corso le ultime fasi e gli adempimenti per la piena riconsegna degli spazi interessati dal cantiere si sta lavorando alla definizione di un evento pubblico da organizzare a breve d’intesa con il Comune di Ofena e la parrocchia per presentare alla cittadinanza i risultati di questo intervento di restauro, che restituisce pienamente recuperata alla comunità ofenese l’unica chiesa al momento officiata del suo territorio.
“E’ un altro piccolo, ma significativo, passo avanti per ripartire, investendo sulla condivisione delle conoscenze e del lavoro svolto dalla Soprintendenza per la ripresa del territorio” afferma la Soprintendente Alessandra Vittorini “per restituire luoghi, funzioni e fiducia alle nostre comunità. Abbiamo energie e risorse umane assolutamente sottostimate rispetto alla criticità della situazione e alle necessità della ricostruzione ma, proprio per questo, l’impegno profuso e i risultati evidenti vanno sottolineati ed evidenziati.”