Lucoli. Sono iniziate nei giorni scorsi, e proseguiranno nei prossimi le operazioni di cattura e di eventuale sequestro con confisca delle mandrie di equidi al pascolo brado incustodito che avviene abusivamente sui terreni demaniali di uso civico del Comune di Lucoli.
“In qualità di autorità locale di Pubblica Sicurezza con apposita Ordinanza ho dovuto adottare le misure necessarie atte a garantire la pubblica incolumità degli automobilisti sulle strade statati 584 e 696 che percorrono la piana di Campo Felice – dice il Sindaco Valter Chiappini – dopo che si sono verificati incidenti stradali in cui sono rimasti coinvolti cavalli, fortunatamente senza conseguenze fisiche per le persone. Grande attenzione è stata rivolta al fenomeno dalla Stazione Carabinieri Forestale di Tornimparte competente per territorio, che ha eseguito il sequestro, e che ha dato l’input, con opportuna segnalazione, per il contenimento del fenomeno di cui sono responsabili i proprietari degli animali che, in spregio di ogni regola di buon senso, detengono in ogni stagione dell’anno gli animali allo stato brado, inselvatichiti e senza controllo, disinteressandone completamente fino al punto da non adempiere alla identificazione degli stessi con l’applicazione di microchip che ne individuino la proprietà e da cui discendono le responsabilità del caso, sia civili che penali.
Responsabilità che emergerebbero a loro carico nel momento in cui l’animale provocasse incidenti. Infatti la cattura degli animali fino, in numero di nove, aventi tutti microchip dal quale è stato possibile risalire al proprietario D.C.L., che li ha riconosciuti come propri, consentirà di elevare a carico dello stesso contravvenzioni per violazione alle norme regionali sul pascolo, nonché per la mancata custodia e malgoverno di animali e per gli aspetti penali legati alla vicenda. Un solo cavallo è stato rinvenuto senza identificativo ed è stato catturato e sequestrato. Molto probabilmente verrà confiscato se, all’esito della pubblicazione del rinvenimento all’albo pretorio del Comune, non si faccia avanti qualche allevatore che ne riconosca la proprietà. Cosa molto difficile poiché verrebbe sanzionato pesantemente anche per inosservanza alle norme di sanità animale.
Questi sono comportamenti opportunistici e spregevoli, perché questi allevatori sono persone che non vogliono assumersi alcuna responsabilità a danno della cosa pubblica e privata, ad onta della categoria, di cui fanno parte, invece, molti proprietari titolari di allevamenti che seguono pratiche etiche e non hanno mai dato problemi.”
Alle operazioni, con completa sinergia è intervenuto il personale del Servizio Veterinario dell’Asl dell’Aquila diretto dal Dr. Mario Mazzetti coordinato dal Mar. Fabio Angelone, responsabile del servizio Polizia Locale che ha redatto tutti gli atti amministrativi preliminari.