L’Aquila. Il personale della Squadra Mobile di L’Aquila a seguito di una complessa indagine coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo abruzzese ha tratto in arresto quattro persone tra i 40 e i 50 anni.
I presunti autori sono stati indagati per aver portato a compimento la rapina a mano armata avvenuta il 27 gennaio scorso, ai danni della gioielleria “Ranieri”. I malviventi, dopo aver sopraffatto i dipendenti sotto la minaccia di una pistola, sottraevano diversi orologi, di marca Rolex, Omega e Tudor per un valore di circa 100 mila euro.
Dall’immediato sopralluogo del personale delle volanti, della Polizia Scientifica e della Squadra Mobile, è stato possibile rilevare la presenza di numerose telecamere, che hanno consentito di verificare i possibili percorsi di fuga dei rapinatori. Da questi e da pochi altri elementi di partenza gli investigatori hanno ottenuto i primi spunti per identificare i presunti autori della rapina.
Grazie alle successive analisi tecniche e alle perquisizioni autorizzate dalla Procura della Repubblica di L’Aquila, il personale della Squadra Mobile ha potuto ottenere riscontri oggettivi alle informazioni confidenziali e agli spunti forniti dalle Squadre Mobili delle province limitrofe per identificare i presunti autori della rapina e ottenere elementi a loro carico, successivamente vagliati dall’autorità giudiziaria.
Il gip del Tribunale di L’Aquila, accogliendo le richieste del PM, emetteva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per tre indagati e gli arresti domiciliari per un quarto complice.
Nella mattinata odierna i presunti autori sono stati arrestati e condotti in carcere.