Il personale della Squadra Mobile di L’Aquila, unitamente a personale specializzato dello Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e della Squadra Mobile di Roma, dopo mesi di ricerche ha rintracciato a Roma, C.S. A.C., messicana di 40 anni.
La donna, regolare sul T.N. e residente a L’Aquila, per anni ha reiterato condotte persecutorie nei confronti della figlia minorenne, dell’ex coniuge, e della tutrice della propria figlia. Per questi motivi il G.I.P. del Tribunale di L’Aquila ha ritenuto adeguata la richiesta degli inquirenti della misura cautelare della custodia in carcere.
Tuttavia, l’arrestata si era già resa irreperibile sin dal mese di marzo, quando a seguito di un intervento della Volante in cui era stato disposto un Tso era fuggita dall’ospedale di L’Aquila. Poche settimane dopo veniva colpita dal provvedimento di custodia cautelare in carcere che restava ineseguito.
Dopo alcuni mesi di ricerche da parte degli investigatori della Sezione Fasce Deboli della Squadra Mobile di L’Aquila, attraverso l’utilizzo di sistemi tecnologici, la donna è stata individuata a Roma; grazie all’intervento del personale specializzato dello S.C.O. e all’ausilio della Squadra Mobile di Roma, è stato possibile circoscrivere la posizione dell’indagata, individuata mentre passeggiava in una via del centro della Capitale.
L’arrestata, vistasi scoperta ha dato in escandescenza, aggredendo anche gli operanti; ritornata alla calma dopo l’intervento di personale medico, la donna è stata condotta in Questura e al termine degli adempimenti di rito associata presso la casa circondariale di Rebibbia.