L’Aquila. Torna nel suo territorio Oliver, il cagnolone accalappiato con modalità a dir poco discutibili venti giorni fa a Sassa, frazione dell’Aquila, tra le proteste dei residenti.
Ci torna come cane “di proprietà”, adottato dalla persona del luogo che già da tempo, informalmente, si occupava di lui. Un risultato reso possibile dalla sensibilità dell’amministrazione comunale, che nell’immediatezza dei fatti aveva chiesto spiegazioni all’Asl sulla procedura seguita, e dall’impegno dei rappresentanti locali del Movimento animalista, che,spiega il coordinatore regionale Guido Mammarella, “nel gestire il caso ha avuto sempre come punto di riferimento il rispetto delle norme vigenti e soprattutto il benessere dell’animale”,
Oliver era stato catturato sulla base di una denuncia che lamentava la presunta pericolosità del “randagio”. Gli operatori avevano eseguito l’accalappiamento con metodi giudicati “brutali” anche dai residenti, trascinando il cane per parecchi metri. Di qui le polemiche e la richiesta del sindaco di una relazione sull’accaduto. Per togliere Oliver dal box in cui era finito, inizialmente si era offerta di adottarlo la responsabile provinciale del Movimento, Antonella D’Amato, ma, appena accertata la possibilità di non “sradicare” Oliver dal suo territorio, l’amministrazione comunale e il Movimento animalista hanno deciso, in pieno accordo, di privilegiare la domanda di adozione in un quartiere vicino a Sassa. Oliver è uscito oggi.
“Il nucleo operativo nazionale del Movimento animalista – ricorda Mammarella – ha seguito passo per passo l’evoluzione della vicenda, senza pregiudizi nei confronti dell’amministrazione, ha prontamente formalizzato un’offerta di adozione e l’ha ritirata solo di fronte a quella di un adottante che poteva garantire al cane il ritorno nel “suo” ambiente. Non servono le polemiche, serve trovare la miglior soluzione. E noi abbiamo dato il nostro contributo perché così fosse. Continueremo comunque a seguire Oliver e restiamo in attesa di sapere quale risposta avrà la richiesta di informazioni sulle modalità di accalappiamento avanzata dal sindaco”.
foto d’archivio