Con queste parole il Presidente della Banca del Gran Sasso d’Italia Giulio Cesare Sottanelli ha salutato stamattina all’Aquila il taglio del nastro della sede distaccata della banca di credito cooperativo del Gran Sasso d’Italia.
Una sede di 130 metri quadri, all’incrocio tra via XX Settembre e viale Persichetti su una delle arterie principali nel perimetro del centro storico, che ospiterà la filiale cittadina della Banca, operativa e aperta al pubblico a partire da lunedì 19 marzo, con orario 8:30/13:30 e 14:45/16:00.
Al taglio del nastro hanno presenziato, tra gli altri, i componenti del Comitato promotore della Costituenda Banca dell’Aquila, i due consiglieri di amministrazione espressione della compagine aquilana, l’architetto e imprenditore Stefano Cipriani e il commercialista Giammarco Berardi, il Cavalier Ercole Cordivari, presidente onorario della Banca del Gran Sasso, Lamberto Di Pietro, il direttore generale, Davide Mastrocola il capo della divisione di vigilanza di Banca d’Italia e Antonio Carruba, direttore emerito della filiale aquilana di Banca d’Italia.
A portare il saluto delle istituzioni sono stati Guido Liris, vice sindaco dell’Aquila, Lelio De Santis, consigliere provinciale, Giovanni Lolli, vice Presidente della Regione, i deputati aquilani Stefania Pezzopane e Luigi D’Eramo, Anna Tozzi, prorettrice dell’università dell’Aquila, Gloriano Lanciotti, presidente della Camera di Commercio di Teramo, Gabriele De Santis, sindaco di Avezzano.
L’apertura della sede distaccata all’Aquila della Banca del Gran Sasso d’Italia è stata possibile grazie all’accordo varato con il Comitato promotore della Costituenda Banca dell’Aquila, un progetto di sviluppo territoriale che si è realizzato con il conferimento del capitale raccolto dal Comitato promotore, circa 1 milione di euro di oltre 500 soci sottoscrittori, nel capitale sociale dell’istituto di credito cooperativo ridenominato appunto “Banca del Gran Sasso d’Italia”.
La Banca del Gran Sasso oggi può contare su 2381 soci, tre filiali (Pineto, Montorio al Vomano e L’Aquila), fondi propri pari a 5 milioni 565mila euro, impieghi per 21 milioni 250mila euro e una raccolta diretta e indiretta di oltre 53 milioni di euro.