L’Aquila. Sono stati inaugurati nel pomeriggio di oggi, al Delta 7, i nuovi locali del reparto di medicina riabilitativa dell’ospedale di L’Aquila, primo step di un riassetto organizzativo che consentirà di curare meglio i pazienti e di disporre di una migliore collocazione per il lavoro degli operatori sanitari.
All’inaugurazione erano presenti, tra gli altri, il Manager Asl, Roberto Testa, il direttore sanitario aziendale, Alfonso Mascitelli, l’assessore regionale al bilancio, Guido Liris, il direttore del reparto, Giorgio Spacca, il direttore di presidio, Giovanna Micolucci e, in rappresentanza del Comune di L’Aquila, l’assessore Maria Luisa Ianni, oltre a molti direttori di altri reparti dell’ospedale.
Con lo spostamento al pianterreno del Delta 7 il reparto potrà disporre, una volta terminata la pandemia, anche degli spazi del terzo piano, attualmente a disposizione dei ricoveri covid. Infatti, quando l’emergenza sarà rientrata, la medicina riabilitativa prenderà il posto della medicina covid e ciò permetterà di curare e assistere i pazienti in uno stesso edificio, in modo funzionale e coerente con le necessità terapeutiche, superando le difficoltà logistiche della precedente ubicazione.
Tra i vantaggi del trasferimento al Delta 7 vi è la possibilità di disporre di un numero doppio di box, 20, (utilizzati per la riabilitazione del singolo paziente), di spazi molto più ampi e di nuove suppellettili. Inoltre i pazienti dal terzo piano potranno essere condotti in ascensore ai locali al pianterreno, dove c’è la palestra, per sottoporsi alla riabilitazione. Tra l’altro la nuova logistica consentirà di offrire prestazioni riabilitative specifiche per i pazienti che si trovano in fase post covid e che, dopo aver superato la malattia, hanno bisogno di recuperare sotto l’aspetto motorio e respiratorio.
Un vero e proprio salto di qualità nell’efficacia dei trattamenti riabilitativi, condiviso e portato avanti dalla direzione Asl in collaborazione con i responsabili del reparto.
Quest’ultimo, in termini di prestazioni ambulatoriali, assicura in media 40 accessi al giorno comprendenti, per ciascun paziente, più prestazioni.