L’Aquila. Il Tribunale dell’Aquila, al termine del giudizio per direttissima che si è tenuto nella mattinata odierna, in conseguenza del fatto che entrambi i legali di fiducia hanno chiesto i termini a difesa, ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere per i due romeni, B.C. classe ’85 e B.A.D. classe 86, arrestati ieri sera con l’accusa di furto aggravato in abitazioni in centro storico già ristrutturate per i danni causati dal sisma del 6 aprile 2009.
I due, già noti alle forze dell’ordine, sono stati rinchiusi nel cercare “Le Costarelle” di L’Aquila. Alla luce dei furti di recente registrati presso diverse abitazioni del centro storico dell’Aquila appena ristrutturate e in procinto di essere riconsegnate ai proprietari, i militari della Compagnia di L’Aquila, coordinati dal capitano Francesco Nacca, hanno avviato un’investigativa mediante servizi di osservazione a piedi per le vie del centro, al fine di raccogliere elementi utili all’identificazione dei responsabili.
Proprio nella giornata di ieri, è giunta ai militari una segnalazione di un ennesimo furto perpetrato all’interno di un condominio di via Castello, in occasione del quale sono stati rubati, una volta divelti i muri, un centinaio di punti luce completi, 8 caldaie a gas, 4 termostati ambiente e 2 citofoni. Refurtiva che è stata trovata in possesso dei due che sono stati fermati in pieno centro.
Nella perquisizione nell’abitazione di uno dei due giovani, nella frazione aquilana di Cese di Preturo, all’interno di una tenda di colore nero della cucina, è stata scoperta in una porta collegata ad una stanza adibita a cantina, dove erano nascosti numerosi articoli edili, sanitari e idrotermici, tra cui 13 caldaie a gas plurimarche di ultima generazione di cui una condominiale, un forno elettrico a microonde nuovo, e numeroso altro materiale. Secondo una stima, la refurtiva ha valore di circa 50mila euro.