Lo conferma il confronto che da stamattina anima il convegno regionale AIAC (Associazione Italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione) Abruzzo e Molise, nell’Aula Magna del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università dell’Aquila.
Responsabile scientifico dell’evento è Raffaele Luise, dirigente medico del reparto di Cardiologia/UTIC dell’Ospedale San Salvatore (diretto da Sabrina Cicogna), già precursore a livello regionale e nazionale della terapia ablativa delle aritmie e recentemente degli impianti di defibrillatori sottocutanei che eliminano l’utilizzo di cateteri per raggiungere il cuore.
“Il confronto che stiamo tenendo con i maggiori esperti del settore sancisce la preminenza del reparto aquilano. Non abbiamo nulla da invidiare ai già rinomati centri italiani – spiega Luise – Prova ne è il fatto che, nonostante le risorse umane a disposizione non siano tantissime, riusciamo a soddisfare richieste provenienti da oltre i confini della nostra ASL provinciale e della Regione”.
La terapia delle aritmie, la prevenzione della cosiddetta ‘morte improvvisa’ e la terapia dello scompenso cardiaco sono al centro del dibattito in corso che terminerà in serata, e a cui hanno preso parte medici e infermieri provenienti da tutta Italia. Per la prima volta, in questo settore, il capoluogo abruzzese si conferma al centro di un dibattito scientifico all’avanguardia. L’incontro è suddiviso in due sessioni, mattutina e pomeridiana.
Gli interventi più attesi sono quelli di due “maestri della cardiologia”: Giuseppe Oreto, medico e professore di Cardiologia all’Università di Messina, autore di numerosi articoli scientifici e di due trattati di elettrocardiografia, e Edoardo Gronda, già coordinatore della Rete del Ministero della Salute sull’Insufficienza Cardiaca. “ Sarebbe utile – conclude Luise – che le autorità che gestiscono la sanità tenessero presente l’alto livello tecnologico utilizzato dal nostro reparto”. Luise opera all’Aquila dal 2010, dopo essere stato a Pescara e a Sesto San Giovanni.
AIAC si occupa dei temi relativi alla cardiologia, di primaria importanza per la popolazione generale; essi includono la prevenzione della morte improvvisa, la terapia delle aritmie come la fibrillazione atriale, la terapia non farmacologica dello scompenso cardiaco e lo studio della sincope.