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Cronaca L'Aquila

L’Aquila, cani e gatti uccisi con esche avvelenate a Casaline di Preturo

L’Aquila. Con molta probabilità le esche avvelenate hanno ucciso due cani ben voluti e accuditi dai residenti della frazione aquilana e diversi gatti.

 

La bonifica ha confermato la presenza di materiale tossico ed è stata sporta regolare denuncia. Lega Nazionale Del Cane chiede la collaborazione di tutti per risalire al responsabile di tanta crudeltà.

Nelle scorse settimane si è consumata l’ennesima barbarie sulla pelle di due cani randagi e di diversi gatti che probabilmente hanno perso la vita a seguito dell’ingerimento di esche avvelenate sparse da ignoti a Casaline di Preturo.

Vulcano, alias “Biancone”, un maestoso maremmano di circa 11 anni, e il suo dolcissimo e inseparabile amico Nerino sono spariti, probabilmente morti tra atroci sofferenze dopo una vita trascorsa insieme nella piccola frazione dove erano nutriti da persone di buon cuore e monitorati da volontari.

Proprio la sparizione degli animali e il rinvenimento di numerosi materiali sospetti hanno indotto i residenti ad allertare il Servizio Veterinario ASL 01 che non ha esitato a sua volta ad attivare il Nucleo Cinofilo dei Carabinieri Forestali e a intervenire sul luogo. Le operazioni di bonifica del sito, avvenuta con l’impiego di cani antiveleno del Nucleo Cinofilo dei Carabinieri Forestali, hanno consentito il reperimento di una carcassa di gatto deceduto e hanno confermato la presenza di materiale tossico nell’ambiente. Regolare denuncia è stata sporta presso l’autorità giudiziaria.

“Sono inorridita e francamente esausta – afferma Piera Rosati, Presidente LNDC Animal Protection – È incredibile che nel 2018, in un Paese che dovrebbe essere civile, si debbano ancora commentare notizie di questo genere. Il fenomeno degli avvelenamenti non conosce sosta e rappresenta un pericolo enorme per gli animali d’affezione, come cani e gatti, ma anche per i selvatici e gli esseri umani. Purtroppo anche su questo aspetto la normativa è lacunosa, dato che al riguardo c’è solo una Ordinanza Ministeriale che deve essere rinnovata di anno in anno. Da tempo chiediamo al legislatore di provvedere con una vera e propria legge che fissi una volta per tutte il divieto di utilizzo di esche e bocconi avvelenati. Nel frattempo chiediamo la collaborazione di tutti affinché questa crudeltà non resti impunita: chiunque abbia informazioni utili può rivolgersi alle forze dell’ordine affinché possano risalire al responsabile”.