Lo scorso 27 aprile, infatti, in occasione dell’esecuzione dei citati provvedimenti restrittivi, adottati nei confronti degli appartenenti ad un’organizzazione dedita allo spaccio di cocaina e hashish a L’Aquila, il giovane, insieme ad altri due indagati di origine albanese, si era reso irreperibile. La perseveranza dei poliziotti aquilani, che hanno raccolto preziosi elementi necessari a localizzare il giovane, e la collaborazione delle Autorità di polizia macedone e serba, efficacemente coordinate dalla Direzione Centrale della Polizia – Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, hanno consentito di rintracciare ed arrestare l’indagato, ora in attesa dell’estradizione in Italia.
Continuano le ricerche degli altri due soggetti destinatari dello stesso provvedimento cautelare. Il Questore di L’Aquila, Gennaro Capoluongo, nell’esprimere soddisfazione per il risultato ottenuto, ha affermato: “La collaborazione internazionale ha dimostrato di essere, ancora una volta, un indispensabile strumento per assicurare alla giustizia gli autori di gravi reati. L’impegno della Polizia di Stato di L’Aquila è quello di continuare nell’attività preventiva e repressiva per debellare l’illecito traffico di droga e non vi saranno aree del ”pianeta” dove rifugiarsi”.